Con uno splendido tempismo, esce il nuovo film di Nanni Moretti, Habemus Papam. Splendido tempismo perché’ il film esce nella settimana dedicata alla beatificazione del Papa Giovanni Paolo II.
Trama:
Muore il Papa. E come di consuetudine morto un Papa se ne deve fare necessariamente un altro. Dopo un lungo Conclave viene Eletto il Papa Melville.
Esso dopo aver accettato il suo compito, viene preso da una crisi di coscienza e si rifiuta di fare il primo discorso ai suoi fedeli.
Viene chiamato perciò uno psicologo, che però non viene messo in condizioni di lavorare, anzi, viene relegato in vaticano finche il Papa non decide di uscire allo scoperto. A complicare tutta la bizzarra situazione e’ una strana fuga del Papa, in giro per Roma.
Che dire, anche in questo caso io sono di parte, a me Moretti piace, anche se penso che questo lavoro non sia uno dei suoi meglio riusciti. Trovo il film lento e forse non dà le emozioni che il regista vuole dare.
Il film vorrebbe dare una visione più umana del clericato per citarne qualche scena:
Lo psicologo, una volta relegato all’interno del vaticano, decide di dividere in gruppi i cardinali e di organizzare un torneo di Pallavolo;
Il Papa nel suo giro per Roma rievoca la sua vecchia passione per il teatro e la sua voglia di esibirsi tentando un’audizione con un piccolo gruppo di attori sgangherati. Vorrei, inoltre, precisare che, non è mai messa in discussione la fede del Papa, come magari potrebbe essere interpretato da una veloce lettura della trama.
Esilaranti sono le scene con Moretti, e il breve cameo della Buy che interpreta l’ex moglie, anch’essa psicoanalista di Moretti.
Insomma alla fine del film, non mi sono trovata a riflettere sul lato umano del Papa, ma piuttosto a ridere delle poche frazioni del film dove Moretti metteva in scena una delle sue scene comiche.
In ogni caso qualche domanda , viene estratta dal film:
- Il papa è si un rappresentante di Dio sulla terra, ma in fondo è anche un uomo con le sue fragilità e le sue incoerenze è giusto per un egoismo di milioni di persone, dare un peso cosi importante sulle spalle di una persona?
- Il film cita molti dei compiti e delle incombenze che il Papa dovrebbe assolvere; con queste responsabilità viene anche ribadito che Dio dovrebbe in contemporanea dare la forza e la guida a quest’uomo per poter essere in grado di essere degno del suo compito. Che cosa succederebbe se questa forza non arrivasse?
Seppur il film poteva essere sviluppato, secondo me, in modo più coinvolgente, ci pone degli interrogativi giusti per credenti e non.
Ad interpretare il Papa è il noto Michel Piccoli che devo dire in questo caso non mi è piaciuto, poco intenso, interpreta il Papa non come un uomo che ha le sue debolezze che poi era l’intento del regista, ma come una persona anziana abbastanza spaesata.
E voi come la pensate, vi è piaciuto il film?
Lamu
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