La storia del mitico Calendario Pirelli in mostra a Palazzo Reale fino al 22 febbraio con Forma e desiderio. The Cal – Collezione Pirelli: un’occasione unica per osservare da vicino scatti dei più grandi fotografi contemporanei.
Da più di 50 anni, The Cal – ovvero il Calendario Pirelli – è semplicemente IL calendario più famoso e inseguito al mondo. Oggetto di culto e di desiderio, icona e status symbol, opera d’arte e summa delle tecniche e delle tendenze del mondo della fotografia, il calendario Pirelli fin dalla sua nascita nel 1964 ha saputo interpretare i cambiamenti della società contemporanea e anticipare i trend della moda attraverso l’occhio dei fotografi contemporanei più quotati: da Richard Avendon a Peter Lindberg, da Bruce Weber a Steve McCurry, da Patrick Demarchelier a Steven Meisel.
Nato sulle sponde del Tamigi nel pieno del fenomeno della Swinging London, il Calendario Pirelli supera ben presto i limiti del gadget aziendale per diventare volutamente un oggetto esclusivo, destinato a pochi selezionati clienti e vip. La sua pubblicazione viene sospesa nel 1974 a causa della recessione economica, ma ricomincia con più vigore 10 anni dopo, senza più interruzioni fino a oggi.
La mostra di Milano non ripercorre tanto la storia cronologica di The Cal, ma vuole mettere in luce attraverso più di 200 immagini selezionate dall’archivio Pirelli la diversa interpretazione data dai fotografi a temi ricorrenti quali per esempio la scoperta del nudo e il pudore dell’intimo, la seduzione e la provocazione, la natura e la bellezza senza tempo. Tramite analogie e contrasti, citazioni e relazioni più o meno esplicite, le immagini esposte dialogano tra loro oltre e rivelano il lavoro accurato dei grandi autori-interpreti del Calendario Pirelli. La vera protagonista della mostra è, quindi, la fotografia e come il suo modo di rappresentare la realtà si sia evoluto nel corso degli anni.
La mostra Forma e desiderio. The Cal – Collezione Pirelli è ospitata nella prestigiosa sede di Palazzo Reale nel cuore di Milano ed è visitabile fino al 22 febbraio prossimo. Tutte le informazioni per la visita e per gli approfondimenti sui temi trattati dall’esposizione sono reperibili sul sito della mostra.
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