Scendendo verso sud nel nostro ideale tour del Giappone non possiamo esimerci dal visitare Kyoto, capitale del paese per piu’ di mille anni e misericordiosamente risparmiata dalla distruzione della Seconda Guerra Mondiale ha ancora un patrimonio storico e un centro citta’ intatti e viene considerata dai giapponesi una delle piu’ grandi memorie storiche del paese.
A Kyoto si arriva da Tokyo o Osaka tramite l’efficientissima rete ferroviaria e vale la pena spendere due parole per la sua stazione: enorme, si sviluppa su undici piani raggiungibili oltre che con ascensore anche con scale mobili che offrono un panorama letteralmente vertiginoso.
La serie infinita di scale mobili che salgono fino all’11 piano della Kyoto Station
All’undicesimo piano c’è un punto d’osservazione da cui si gode una meravigliosa vista della citta’ fra cui la Kyoto tower, torre panoramica di un hotel moderno dal gusto estremamente discutibile vista la vocazione alla tradizione ma anche questi contrasti fanno il Giappone.
Oltre naturalmente alla stazione ferroviaria questo complesso racchiude un centro commerciale, un museo dedicato al mangaka Osamu Tezuka con negozio di souvenir in cui si possono acquistare gadget con i suoi personaggi piu’ famosi come Astroboy e Kimba il leone bianco, una serie infinita di ristoranti (suggerisco i piu’ tradizionali al piano terra, nella parte vecchia della stazione dal lato che da sul New Myako hotel: è li’ che si concentrano i lavoratori giapponesi in pausa ed è li’ che si mangia meglio).
Da turisti non ci si puo’ far mancare una visita approfondita al Palazzo imperiale, ottimamente mantenuto e ricostruito dove necessario, regala una vista sul Giappone antico, sui suoi usi e i suoi costumi.
Da notare che è visitabile solo con la guida a orari prestabiliti e previo permesso ottenibile nell’ufficio apposito dietro presentazione del passaporto.
Kyoto è famosa in tutto il mondo per la tradizione delle geishe; una volta presenti in tutto il Giappone oggi come oggi il quartiere di Gion è probabilmente uno degli ultimi posti dove potete aver modo di incontrarne una vera.
Qualora non vi capitasse una passeggiata per Gion ripaga comunque ampiamente e potrete vedere una cerimonia del tè oppure fermarvi a mangiare in qualche tipica osteria.
Gion e la sua passeggiata
Kyoto è famosa anche per i giardini zen, quasi ogni tempio ne ha uno, a volte sono di sola ghiaia e pietra, a volte hanno piante e giochi d’acqua, in ogni caso sono meravigliosi da vedere e invitano al relax ma sopratutto alla meditazione.
Uno dei tanti giardini di Kyoto, (foto personale)
Se avete modo di visitare Kyoto ad agosto potrete assistere alla cerimonia principale dei Matzuri (festival) che in quel mese si organizzano per celebrare l’Obon (festa dei morti).
Questa cerimonia è molto coreografica e si svolge dopo il calar del sole: sulle colline attorno alle citta’ vengono predisposte grandi fiaccole a formare ideogrammi beneauguranti, nello stesso momento queste torce vengono accese e sulla collina buia si staglia un enorme ideogramma infuocato.
La gente si riversa, spesso in abiti tradizionali quindi kimono e sandali, nelle strade fino ai migliori punti di osservazione: raggiunge il posto gia’ nel primo pomeriggio per assicurarsi una buona visuale, ore seduti composti o a sistemare il cavalletto della macchina fotogafica, la tensione va’ in crescendo finchè finalmente le fiaccole si illuminano…
E dopo quindici minuti di spettacolo tutti a casa.
Sono rimasta decisamente sopresa, bellissimo da vedere ma nessuno che si trattenesse a chiacchierare o festeggiasse dopo, ennesima differenza di intendere la festa fra noi occidentali e gli orientali.
Uno degli ideogrammi infuocati visibili durante il Matsuri (foto personale)
Un altro dei posti da non perdervi assolutamente, specialmente nella bella stagione, è la passeggiata dei filosofi che si dipana dal Silver Pavillon per circa due chilomentri nella parte nord della citta’.
Una passeggiata rilassante ma con abbondanti concessioni allo shopping e al mangiare visto i numerosi negozi e locali sorti visto l’incessante andirivieni di turisti ma che non perde di fascino.
La passeggiata dei filosofi ad aprile, momento dell’Hanami, la fioritura dei ciliegi
(foto da Get Your Guide)
Ultimo ma non ultimo punto d’interesse di questa citta’, fermo restando che ogni angolo merita d’esser visto, è il Golden Pavillon: probabilmente la foto che richiama maggiormente Kyoto e che la rapprensenta nella percezione collettiva.
Si tratta di un tempio zen i cui due piani superiori sono interamente rivestiti di foglia d’oro.
Nato come villa di uno shogun per sua volonta’ alla sua morte divenne un tempio; questo accadde nel 1408 ma il Golden Pavillon è stato distrutto ed è andato bruciato diverse volte nel corso dei secoli e la versione che ora si puo’ ammirare risale alla sua ultima ricostruzione nel 1955.
Il laghetto su cui si affaccia il padiglione d’oro e i giardini circostanti meritano una vista quanto e forse di piu’ del padiglione stesso.
Il golden pavillon (foto da Get Your Guide)
Cosa ne dite? Vi ho invogliate abbastanza? Qualcuna c’è mai stata e ha altri posti da suggerire?
Claudia
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