Quale sarà l’arte del futuro? Difficile a dirsi, l’arte infatti è uno dei pochi ambiti dell’agire umano di cui non si può predire l’evoluzione futura. Non ci sono tendenze che ci fanno presagire come domani i colori e le forme saranno interpretati da pittori e scultori. Quel che cambierà sarà forse anche il nostro modo di usufruire delle opere, osservarle in silenzio infatti non basta più, si cercano informazioni, curiosità e dettagli.
Vogliamo capire l’arte, reinterpretarla, legarla alla nostra vita e farla nostra.
Per questo sarà fondamentale anche l’aiuto della tecnologia, con nuovi strumenti che permetteranno di avere, tutti per noi, i grandi capolavori da sempre ammirati. Possedere opere d’arte potrà infatti non essere più così impossibile, già oggi esistono cornici digitali che, collegate al web, consentono di avere nella propria casa tutte le opere preferite come veri e propri quadri.
Questi computer, messi a punto da una start up americana, danno la possibilità di variare ogni volta che si desidera l’immagine da proiettare, potendo scegliere tra le opere più celebri della storia.
Fare di un’opera un elemento funzionale, e non solo di decoro, è invece possibile attraverso un’altra idea innovativa che trasforma i dipinti in fermalibri da parete, tutti da disporre secondo gusti e necessità, come a realizzare una propria galleria d’arte.
Entrambi i progetti scrivono cosa sarà l’arte del futuro, soddisfacendo la voglia di far proprio un pezzo del patrimonio artistico mondiale e saziando quella sottile vena di vanità ed egoismo che ci spinge a desiderare qualcosa di unico.
Con Google è invece partita la singolare iniziativa, Devart, basata sulla condivisione globale dell’arte, attraverso una nuova piattaforma realizzata nel 2014, in cui tutti gli artisti possono caricare le proprie opere, mettendole a disposizione del pubblico più vasto immaginabile: la rete. In questo caso la tecnologia diventa la tela su cui ognuno di noi può lasciare il proprio segno distintivo, facendo sì che tutto il mondo possa vederlo e apprezzarlo.
Con l’arte del futuro interattività e condivisione si scontrano quindi con la necessità di sentire propria l’arte, di appropriarsene in qualche senso.
Si trovano così soluzioni che permettono di ampliare tanto il nostro orizzonte culturale, quanto la nostra curiosità.
Per tutti quelli che però possono davvero concedersi il privilegio di avere un’opera d’arte tra le mura della propria casa, resta fondamentale l’aiuto dei professionisti del settore come Geotec, che da oltre venti anni con i suoi impianti allarmi wireless garantisce la sicurezza di beni di così grande valore. Perché godere, anche privatamente, dell’arte non è solo un piacere ma anche una responsabilità.
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