Con Arte Fiera 2016, dal 29 gennaio al 1 febbraio, Bologna si è trasformata nella capitale italiana dell’arte moderna e contemporanea, rivolgendosi non solo a esperti e collezionisti ma a tutti gli appassionati del linguaggio artistico.
Finalmente una buona notizia per l’arte italiana, a volte non curata e lasciata in disparte, a volte addirittura nascosta. La 40° edizione di Arte Fiera Bologna ci racconta infatti la storia di una vera e propria festa a cui hanno partecipato oltre 58mila persone, a testimoniare l’amore e l’entusiasmo che il nostro paese è ancora capace di avere per l’arte.
Più di mille artisti hanno occupato con i propri lavori uno spazio espositivo sempre in crescita, edizione dopo edizione, in cui era facile perdere la testa tra l’eclettismo, l’ironia e la poetica delle 2000 e più opere esposte.
L’inaugurazione della grande festa è stata firmata da Lindsay Kemp, mimo, coreografo e ballerino nonché inventore del personaggio di ‘Ziggy Stardust’ per l’eccentrico David Bowie.
Al cantante, recentemente scomparso, ma soprattutto al suo lavoro sempre sopra le righe, è stato infatti dedicato l’evento di apertura della fiera.
Lo spettacolo di videoarte organizzato da Kemp è stato inoltre arricchito dalla rivisitazione al pianoforte delle canzoni di Bowie tenute da Maurizio Baglini.
L’Arte Fiera 2016 ha regalato inoltre un fitto programma di eventi che hanno coinvolto tutta la città, rendendola un vero e proprio palcoscenico dedicato alla cultura in ogni sua forma.
Oltre ad ospitare grandi nomi come Fontana, Castellani e Manzoni, Arte Fiera 2016 ha dato voce a giovani artisti ed emergenti che hanno potuto godere di una vetrina così prestigiosa.
Diverse infatti le premiazioni dedicate agli under 30, legate ai vari sponsor dell’iniziativa, che hanno privilegiato l’originalità, la creatività e la spontaneità di voci artistiche italiane e internazionali.
Con la premiazione “Under 40” invece è stato un comitato di curatori e direttori di musei nazionali e non a dare giusto riconoscimento alle opere più significative esposte come quelle di José Angelino e Guglielmo Castelli che verranno ospitate nella Pinacoteca di Bologna per tutto il mese di febbraio.
A far notizia all’Arte Fiera 2016 non sono solo i lavori premiati ma anche quelli più dissacranti e provocatori, come la scultura di Francesco De Molfetta che con la sua American Idol rappresenta come sogni e promesse di gloria non abbiano sempre un seguito felice.
La sua Statua della Libertà, appesantita e vittima dei fast food, fa il verso ad un certo occidente intrappolato nelle sue contraddizioni e i cui idoli iniziano a perdere qualche colpo.
Il grande successo ottenuto ricarica di nuova energie le batterie degli organizzatori Claudio Spadoni e Giorgio Verzotti, per il quarto anno consecutivo alla direzione di Arte Fiera, innescando nuovi progetti per la prossima edizione.
Che fotografia dell’arte contemporanea ci sarà data nel 2017?
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