Ciao a tutti!
Anche l’estate 2013 è arrivata, è tempo di relax, sole e mare, senza dimenticare qualche buona lettura da portarsi sotto l’ombrellone per godersi il meritato riposo dopo un anno di fatiche lavorative.
Tra i libri sicuramente più apprezzati per lo svago mentale estivo è d’obbligo citare i romanzi gialli, da quelli classici che non passano mai di moda come Agatha Christie, a quelli più conosciuti come gli ormai famosi casi del Commissario Montalbano nati dalla penna di Andrea Camilleri, per i quali la scelta è davvero ampia. Si inserisce in questo filone anche la serie di Daniel Pennac dedicata alle avventure del Signor Malaussène ed alla sua numerosa e bizzarra famiglia, con intrecci di elementi psicologici e spesso grotteschi, composta da sei volumi: “Il paradiso degli orchi”, “La fata carabina”, “La prosivendola”, “Signor Malaussèse”, “Ultime notizie dalla famiglia” e “La passione secondo Thérèse”, tutti editi da Feltrinelli in edizione tascabile.
Per chi invece vuole dedicarsi a qualcosa di diverso e più introspettivo, senza trascurare la scorrevolezza della lettura, consiglio i libri di Peter Cameron, “Quella sera dorata” (ed. Adelphi, pag. 327, € 11) e “Un giorno questo dolore ti sarà utile” (ed. Adelphi, pag.206, € 10). Il primo l’ho letto proprio durante i caldi pomeriggi estivi trascorsi in spiaggia nell’estate di qualche anno fa, molto piacevole da leggere, una famiglia atipica con l’attenzione concentrata sul carattere di personaggi e di come le interazioni reciproche siano il motore che determina le scelte di tutti. Il secondo ha come protagonista un ragazzo di diciotto anni insieme alle difficoltà che un adolescente può vivere a quell’età nei rapporti con gli altri, con la famiglia e con se stesso. Ambientato a New York, non mancano i riferimenti alla grande città che contribuiscono allo sviluppo delle sue esperienze più o meno formative. La scorsa primavera è uscito in libreria il suo ultimo lavoro, “Il weekend”, non ho ancora avuto modo di leggerlo, ma mi sento di consigliarlo fidandomi delle mie letture precedenti e dello stile dell’autore.
Propongo infine “Il ristorante dell’amore ritrovato” di Ito Ogawa (ed. Neri Pozza, pag. 200, € 15). Non fatevi ingannare dal titolo, non si tratta di un storia d’amore come la prima impressione potrebbe fare intendere, ma piuttosto delle sensazioni che scaturiscono nelle persone dal vivere alcune esperienze, come la decisione di Ringo di tornare al paese natale ed aprire un ristorante dove si accetta una sola prenotazione al giorno per coniugare l’emozione del buon cibo con il tentativo di recuperare il tempo perduto in cose superflue. Un ottimo aiuto inoltre per chi vuole sperimentare qualche piatto tipico della cucina giapponese, con glossario finale a guida degli ingredienti.
E voi cosa ne pensate?
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