Che la boxe sia uno sport discusso, è cosa certa. Ma che potesse anche diventare una forma d’arte è a dir poco sorprendente. Eppure, la paint boxing è proprio questo: uno strano mix tra gesto sportivo e creazione artistica.
L’artista olandese Bart van Polanen Petel è infatti riuscito a fondere l’amore per la boxe con l’espressività del colore e a trasformare i guantoni in veri pennelli anomali. La creazione delle opere avviene proprio prendendo a pugni la tela stesa sul sacco da boxe, in un atto che trasforma la violenza del gesto in creatività. Sta qui l’intuizione geniale di Bart il paint boxer , come lui stesso di definisce: l’aver scoperto il potenziale visuale di un’attività normalmente considerata all’antitesi dell’arte. Riassunto efficacemente da un tweet di YouTube, è come se Jackson Pollock avesse incontrato Mike Tyson.
Bart van Polanen Peter, ex pugile, ha inventato la paint boxing proprio grazie alla passione viscerale per la boxe, alla indomabile istinto animale che lo ha spinto a utilizzare i pugni come mezzo espressivo.
Delle sue opere così originali, lo stesso van Polanen racconta: “Uso i pugni per creare, anziché per rompere denti e ossa. Uso esclusivamente tecniche della boxe, con veri guantoni. Non ci sono pennelli o correzioni. Le tele sono avvolte introno al sacco. E’ un espressione esplosiva di emozioni: paura, aggressione, rabbia. Diretti, ganci e montanti muovono la pittura sulla tela. Quello che rimane è un eco della ‘bestia interiore’”.
L’ex pesi massimi ha elaborato la tecnica della paint boxing con l’aiuto della sua ragazza, una studentessa di arte e, una volta messa a punto, la produzione di van Polanen Petel è diventata regolare: per una tela, ci vogliono da una a tre ore di pugni, seguite dai ritocchi finali dati con le dita. La durata dell’”esercizio” dipende dallo stato d’animo dell’artista: quando è felice, la sessione termina abbastanza velocemente. In caso contrario, semplicemente prosegue a prendere a pugni il sacco.
Di sicuro, la paint boxing – oltre ad aver unito in modo inaspettato boxe e arte contemporanea – ha inaugurato anche un modo molto diretto ed molto coinvolgente a livello fisico per esprimere le proprie emozioni, una sorte di terapia in cui l’arte diventa un mezzo per dialogare con se stessi e con i propri istinti primari, come accade anche per altre discipline.
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