La tv è una compagna per molte persone. Ma molto spesso i limiti anche nella televisione devono essere superati per stupire, avere audience, pubblicità e per battere la concorrenza. Poi succede l’inimmaginabile e tutti rimaniamo stupiti, addolorati e senza parole. E questo è successo pochi giorni fa dopo la strage reality che si è abbattuta sulla Francia e sull’Argentina.
Di quale strage reality stiamo parlando? E’ lo scontro tra elicotteri avvenuto pochi giorni fa in Argentina durante le riprese di un reality show francese. Era un reality show di sopravvivenza ( una sorta di Isola dei Famosi) dove i protagonisti venivano calati in una realtà sconosciuta senza bussole, orientamenti geografici. L’obiettivo era arrivare in un determinato punto prefissato usando le proprie abilità ed il proprio ingegno. A perdere la vita sono state ben 10 persone tra cui la velista Florence Arthaud, la nuotatrice olimpionica Camille Muffat e il pugile Alexis Vastine.
La strage reality che si è abbattuta pochi giorni fa in Francia non è però la prima. Nel marzo 2014 infatti Gerald Babin è morto dopo un attacco cardiaco in Cambogia durante la prova del naufragio per il realily Koh-Lanta ( versione del celebre Usa Survivor).
La tv sta oltrepassando, se non li ha già oltrepassati, i limiti della sicurezza, del buon gusto e della vita umana. Nel 2010 un’emittente britannica cercava un malato terminale pronto a farsi mummificare davanti alle telecamere per un documentario; il mago illusionista Derren Brown era finito su tutti i giornali per aver messo in scena una roulette russa puntandosi la pistola alla tempia; ed ancora sempre Channel 4 sta facendo discutere per voler cercare 6 disabili protagonisti di un nuovo reality su un’isola deserta.
Ma non finisce qui. In Gran Bretagna c’è stato anche Don’t drop the coffin (non lasciar cadere la bara) che raccontava la vita di una famiglia che gestisce onoranze funebri. Si poteva quindi vedere il dolore dei parenti del defunto, la preparazione del cadavere e tutto il funerale. In Francia a Family Xchange i genitori si scambiano i figli, in Usa in Fear Factor i concorrenti infilano la testa in vasche piene di topi, serpenti, mangiano animali vivi. Sempre in America c’è il reality “Riesci a fare l’attrice porno?”. In gara circa 30 donne per ottenere un contratto di un anno per fare film a luci rosse.
Questa “Strage reality” ha scosso gli animi del pubblico che inizia ad interrogarsi su quanta effettiva sicurezza ci sia in questi show, su quanto la tv si spinga in prove sempre più estreme solo in nome di audience, pubblicità e quindi successo monetario. Forse stiamo iniziando a renderci conto di quanto questi show siano al limite della follia.
Il rispetto per i valori come la famiglia, il dolore, la vita stessa vengono oltrepassati in nome di successo, fama, soldi e audience. Ora, dopo il disastro aereo argentino, si sta parlando di chiudere i reality, di rivedere le norme di sicurezza e di ridimensionare le prove.
Tutti ci auguriamo che questa strage reality, che queste persone morte durante un gioco non finiscano troppo presto nel dimenticatoio ma riescano a smuovere le coscienze di tutti per far si che cose così assurde non riaccadano più.Forse dovremmo fare tutti un passo indietro, abbassare la testa, fare un bell’esame di coscienza e prendere atto che soldi, successo e fama non possono battere valori più importanti e seri come la famiglia, il rispetto del dolore e della malattia e la vita stessa.
Ogni tanto spegniamo la tv e pensiamo a queste cose.
https://www.youtube.com/watch?v=j8thNnSZEk8
credits: Ansa
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