Natalie Fletcher è un’artista del body painting, ovvero la disciplina che dipinge il corpo umano trasformandolo in una tela su cui liberare la fantasia, che si è recentemente distinta per aver creato qualcosa di davvero originale.
Sul corpo delle sue modelle, infatti, la Fletcher riesce a creare delle perfette illusioni ottiche che fondono lo sfondo con il corpo umano, in un’unica immagine. Si tratta della serie “Lost in the Landscape”, perduti nel paesaggio, dove il body painting raggiunge nuove vette.
Nelle opere di Natalie Fletcher non c’è più materia, il nudo si fonde con il paesaggio, in una completa armonia di uomo e natura, di colori e di toni, dando vita a un mondo immaginifico e a tratti surreale. Spesso c’è qualche dettaglio o qualche “porzione” di corpo non coperta dal colore, un richiamo al mondo reale che l’artista ha volutamente inserito per spezzare l’illusione perfetta creata dal suo lavoro.
Natalie Fletcher è una giovane artista americana, classe 1985. Dopo la laurea in arte nel 2010 cercava un modo per esprimere il suo potenziale ed è approdata così, quasi per caso, al body painting, trovando esattamente quello che faceva per lei. Il suo approccio mimetico-realistico l’ha fatta notare dai produttori dello show dedicato al body painting “Skin Wars”, di cui ha vinto l’edizione del 2014.
Attualmente, la Fletcher è impegnata con il progetto “100 Bodies across America” che la sta portando ad attraversare tutti gli Stati Uniti, dove dipingerà due corpi in ciascun stato.
Il body painting, considerato oggi un’arte particolarmente all’avanguardia e di cui la Fletcher è senz’altro una degli esponenti più originali, accompagna in realtà l’intera storia dell’uomo, a partire dalle pitture corporee rituali usate da vari popoli in Oceania, Africa e India. L’interpretazione moderna nasce negli anni Trenta con Max Factor, che dopo aver truccato interamente una modella con un nuovo cosmetico, la presenta alla Fiera di Chicago, suscitando non poco scalpore.
Da allora, la disciplina si è sviluppata enormemente, accostandosi spesso al make up hollywoodiano per creare effetti di scena memorabili.
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