Finalmente è arrivata la bella stagione, con qualche strascico d’aria fredda e qualche giornata nuvolosa, ma finalmente la primavera è nell’aria. Non vedete l’ora di potervi godere un po’ di sole sul balcone o il giardino con un libro in mano. Vi consigliamo 5 libri da leggere in primavera, che vi faranno assaporare meglio il gusto della bella stagione!
“Primavera di bellezza” (Einaudi) di Beppe Fenoglio racconta la vita di Johnny, il partigiano protagonista del capolavoro dello scrittore, durante il caotico periodo dell’armistizio del 1943. Appena lasciato l’esercito, il ragazzo si appresta per tonare a casa, ma sulla sua strada incontra la brigata partigiana, a cui si unirà con entusiasmo.
“Aspetta primavera Bandini” (Einaudi) è il primo romanzo di John Fante, dove conosciamo Svevo e suo figlio Arturo, che sarà poi protagonista di altri romanzi dell’autore. In questo romanzo, dove si aspetta l’arrivo della primavera, si riconosce subito la scrittura del grande autore, i suoi temi ricorrenti, il divertimento e una velocità di narrazione inconfondibile.
Se vi state preparando al cambio dell’armadio, ricordatevi di rifornire anche la libreria di libri da leggere in primavera.
Non può mancare un capolavoro della poesia italiana: “Sono nata il ventuno a primavera” (Manni) di Alda Merini. La poetessa ci racconta la propria vita, travagliata, difficile ma scandita dalle parole della poesia. Alda Merini è nata il primo giorno di primavera del 1931, il 21 marzo per noi è anche la giornata Mondiale della Poesia, di cui la Merini è una splendida rappresentate.
Consigliatissimo per chi vuole leggere un po’ di primavera, sognano i petali dei ciliegi che riempiono l’aria è “Neve di primavera” (Feltrinelli) di Yukyo Mishima. Un romanzo che racconta il difficile incontro tra le antiche tradizioni giapponesi e la modernità occidentale all’inizio del Novecento. Mishima, con la sua scrittura cristallina, ci racconta lo scontro tra la tradizione dei Samurai e la nuova classe dirigente, una storia d’amore travagliata e appassionante, caratterizzata dai rigidi schemi dell’aristocrazia.
“L’inizio della primavera” (Sellerio) di Penelope Fitzgerald è la storia di un abbandono improvviso. Siamo nella mosca zarista, poco prima dell’avvento della rivoluzione bolscevica. Un commerciante inglese immigrato a Mosca, viene improvvisamente abbandonato dalla moglie, insieme ai tre figli. L’uomo si trova in una condizione nuova e difficile: dovrà riprendere un mano la sua vita e gestire una famiglia dagli equilibri precari.
Questa primavera non lasciate vincere la sindrome del letargo, uscite a comprarvi un libro, fate passeggiate, sedetevi su una panchina a guardare il panorama…
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