Tra i nati fra gli anni ’80 e i 2000, definiti oggi Millennials, i distaster movies sono certamente i film più conosciuti e probabilmente apprezzati per i cast d’eccezione e soprattutto per quelle trame di solito abbastanza prevedibili ma che nascondono quei momenti di ansia generale, che ti fanno stare sulle spine quanto basta a destabilizzare la tranquillità di quella che era iniziata come una serata pizza&film.
In pochi oggi non conoscono film come Independence Day, 2012 o The Day After Tomorrow, in cui minimo comune denominatore è il loro regista, il tedesco Emmerich, noto per la sua passione per i mondi catastrofici e gli effetti speciali.
Oggi Emmerich ha deciso di mostrare con il suo ultimo lavoro, Stonewell, uno spaccato di storia che pur non vantando post produzioni milionarie mostra ugualmente una certa componente sensazionale.
Il film, che sarà nelle sale cinematografiche italiane il 5 Maggio di quest’anno, si svolge in una New York di fine anni 60 e prende il nome dal bar Stonewall Inn da cui ebbero inizio gli omonimi moti del 1969. La storia infatti ruota attorno alle vicende di due adolescenti, interpretati da Jeremy Irvine e Jonathan Rhys-Meyers, alla ricerca della propria identità in una città sporca e ribelle, ancora non stabile.
I due giovani, oltre ai comuni problemi legati alla loro età,
Quali le incomprensioni con i genitori, il bisogno di affermazione, la necessità di trovare una collocazione nel mondo, si trovano a combattere con una realtà non ancora pronta a ricevere la loro verità.
Negli anni ’70 infatti essere omosessuale – o peggio – transessuale non era visto di buon occhio e i due ragazzi non potevano sapere che il coraggio e la voglia di vivere liberamente e apertamente la loro sessualità avrebbe messo in discussione l’intera opinione pubblica mondiale in una contesa che ancora oggi risulta non superata.
Emmerich racconta in Stonewall una storia di rivalsa, di voglia di lottare per la conquista dei propri diritti, sullo sfondo di fatti realmente accaduti, reinterpretati per dare risalto ad un argomento quanto mai delicato in questi giorni – come quello del mondo LGBT – provando a lasciare agli spettatori la possibilità di immedesimarsi nella rabbia e nella volontà dei protagonisti nel lottare per la conquista dei propri diritti.
Un film da vedere, vi lasciamo il video trailer:
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