Barcellona, seconda città spagnola, dopo la capitale Madrid, ma da sussurrare altrimenti i catalani, gelosi del loro tesoro e della loro identità, si offenderebbero e non poco.
È sicuramente il centro nevralgico del commercio spagnolo, grazie alla sua posizione strategica che la vede affacciarsi in pieno Mediterraneo e che ha permesso, all’intero paese, di raggiungere un forte sviluppo solo negli ultimi anni; un progresso economico che ha portato la Spagna a un livello notevole, per quanto riguarda il tenore di vita, e che le permette di reggersi nonostante anch’essa viva l’attuale e piena crisi.
Il settore che, sicuramente, non ha mai conosciuto battute d’arresto è il turismo e Barcellona, proprio in questo, si pone a testa alta tra le tappe più visitate della penisola Iberica, con le sue bellezze artistiche e la vita notturna, dinamica e varia, che offre ogni giorno ai turisti.
La lingua ufficiale è il catalano, gli abitanti ci tengono tantissimo quindi non ne soffriate se pensate di recarvi a Barcellona per sfoggiare il vostro splendido castigliano e sentirvi rispondere in una strana lingua, è del tutto normale, però l’ospitalità è ottima e i barcellonesi sono persone molto socievoli.
Direi di cominciare con la classica tappa per eccellenza: la Sagrada Familia, gigantesco e incompiuto simbolo di Barcellona, opera del maestro Antoni Gaudì, le cui spoglie sono custodite all’interno dell’edificio. Poi, ci si può spostare nel “Barrio” Gotico, dove la fa da padrona la meravigliosa Cattedrale trecentesca (ovviamente in stile gotico); all’interno, è possibile apprezzare la suggestiva Cappella del Santissimo Sacramento e la cripta con il sarcofago di Santa Eulalia, patrona della città.
Non può sicuramente mancare un giro per la Rambla, vivacissimo viale, simbolo della città, dove si possono fare bizzarri incontri e ai cui lati opposti ci sono due tra le più belle piazze: Plaça de Catalunya e Plaça del Portal del Pau.
Il tour non può non terminarsi con la visita alle altre meraviglie che ha lasciato Gaudì in eredità a Barcellona: Casa Batllò, Casa Milà e Parc Güell, anche quest’ultima, opera incompiuta dell’artista, che rappresenta una città giardino squisitamente liberty.
Per il resto la città è tutta da scoprire, esplorando le sue strade, i suoi giardini e le piazze. Da non farsi mancare una squisita e abbondante paella, mi raccomando!
E voi? L’avete già visitata o ci state facendo un pensierino?
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