Abbiamo seguito le vicende del Premio Strega 2015 dall’inizio, dai primi rumors alle nomination, dalla scelta dei semifinalisti al nuovo sistema di voto, alla nomina dei finalisti. La scorsa settimana si è chiusa la sessantanovesima edizione che ha visto vincere La Ferocia edito da Einaudi. Ma scopriamo chi è Nicola Lagioia, autore del romanzo premiato.
Per qualcuno Lagioia era il vincitore annunciato. Barese, classe ’73, lui coi libri ci lavora: è editor per la collana di letteratura italiana Nichel, di minimum fax. Con la stessa casa editrice ha esordito nel 2001 con Tre sistemi per sbarazzarsi di Tolstoj (senza risparmiare se stessi). Poi è passato a Einaudi con Occidente per principianti e Riportando tutto a casa. Il suo lavoro è nella cultura e per la cultura: conduce periodicamente Pagina3, la rassegna culturale quotidiana di Radio3 ed è tra i selezionatori della Mostra del Cinema di Venezia.
Lagioia dice di sé: “Sono uno scrittore lento, ci metto tempo per mettere a fuoco le mie urgenze più eclatanti e i miei bisogni più profondi. Quello che più desidero scoprire è quello che più temo di portare alla luce”.
La Ferocia, il libro che ha vinto questa edizione del Premio Strega, potrebbe svelare qualcosa di più su chi è Nicola Lagioia. Ambientato a Bari nei nostri giorni, il romanzo potrebbe sembrare un noir classico, visto il suo incipit, che vede la morte di una giovane donna. Ma nel romanzo non si indaga tanto la morte di Clara, quanto la sua vita. Si ricostruisce una persona dalle parole di chi l’ha incontrata, si cerca di capire lo strano rapporto tra lei e Michele, il fratello minore.
Lagioia, ripercorrendo la vita di questa ragazza, cerca di fare un ritratto alla società moderna, dove una donna buona viene abbandonata a sé stessa. Le 400 pagine del libro scorrono velocemente, come è giusto che sia per un libro che si avvicina al noir, lo stile è ricercato, la scrittura libera, elegante e coinvolgente.
Potrebbe essere il libro perfetto da mettere in valigia.
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