Quante volte, da piccoli, ci hanno letto le favole con il lieto fine? E quante volte ci siamo lasciati incantare da quel “e vissero tutti felici e contenti”? Ma la versione originale delle fiabe famose, quelle dei fratelli Grimm, di Charles Perrault o di Hans Christian Andersen, spesso non è tutta rose e fiori, come la conosciamo noi.
Ecco alcune versioni originali di fiabe famose con risvolti vietati ai minori.
CAPPUCCETTO ROSSO
Una storia famosa, che conosciamo tutti: il lupo divora la nonna, inganna e divora Cappuccetto Rosso e alla fine arriva il taglialegna o il cacciatore che lo uccide il lupo e salva nonna e nipote. Ma esistono versioni meno rosee della storia: nella versione di Charles Perrault non c’è lieto fine: Cappuccetto Rosso viene mangiata dal lupo, ma nessuno la salva. In altre versioni il lupo travestito offre un piatto di resti di nonna alla piccola bambina. In altre ancora il lupo potrebbe essere accusato di pedopornografia, perché invita la piccola Cappuccetto Rosso a spogliarsi prima di infilarsi sotto le coperte con lui.
LA SIRENETTA
– Tutti ricordiamo la versione Disney. Ma la storia originale è caratterizzata da una consistente dose di masochismo. Per diventare umana la Sirenetta, oltre a perdere la voce, accetta una terribile condizione: ogni passo che farà sarà doloroso come se camminasse su dei rasoi, i suoi piedi sanguineranno incessantemente. E che dire del finale e “vissero tutti felici e contenti”? Il finale originale scritto da Hans Christian Andersen vede una Sirenetta infelice che, rifiutata dal principe, si suicida buttandosi nell’oceano.
LA BELLA ADDORMENTATA
La principessa, obbligata da un incantesimo a dormire per 100 anni viene svegliata dal bacio del principe. O almeno, questa è la versione che tutti conosciamo. In una versione antica di Giambattista Basile succede qualcosa di molto diverso. Un re che passava nei pressi della bella principessa in coma, pensa bene di approfittarsene e di spassarsela un po’. Nove mesi dopo nasceranno due gemelli che, succhiando il dito della madre, toglieranno la spina che ha causato l’incantesimo, facendo svegliare la bella comatosa.
BIANCANEVE
Anche qui, la versione edulcorata della Disney ha fatto perdere memoria delle versioni più antiche. Nell’originale la regina chiede al cacciatore di portarle il cuore di Biancaneve come prova della sua morte, ma anche per mangiarselo… non mancano versioni che citano anche fegato e polmoni. C’è poi da notare che Biancaneve ha solo sette anni nella versione dei fratelli Grimm, l’età giusta per un matrimonio regale. Inoltre, la regina, viene punita in un modo violento: è costretta a ballare indossando un paio di scarpe di ferro incandescente finché non muore.
Che persone saremmo oggi, se avessimo letto i finali non edulcorati di queste 10 fiabe famose? E voi, quale versione leggereste ai vostri figli?
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