Un delicato esempio di cena in ryokan.
Il mese scorso abbiamo parlato della rutilante Tokyo, questo mese invece, per ritemprarci dalle fatiche anche se solo lette della grande metropoli, ci trasferiamo ad Hakone, alle pendici del monte Fuji.
Chiamo affettuosamente questa localita’ “la Porretta Terme del Giappone” perchè è nel verde, in montagna, piena di arzilli vecchietti che passano le acque e passeggiano per i sentieri; è quasi doveroso soggiornare presso un tradizionale ryokan con annesso onsen (bagno termale): ce ne sono per ogni tasca ed è un modo ideale per immergersi totalmente nella cultura nipponica piu’ tradizionale dormendo sui classici futon (i letti composti di solo materasso e coperte ripiegabili e riponibili in appositi armadi a muro presenti in ogni stanza) molto comodi a dispetto dell’idea che possono dare, sentendo nella camera il profumo dei tatami (le stuoie che ricoprono i pavimenti delle case tradizionali) e facendosi servire i pasti in camera indossando uno yukata (kimono da casa, una sorta di vestaglia) seduti a tavolino basso che uccidera’ la circolazione delle vostre gambe ma vi fara’ sentire pienamente realizzati.
Per quel che riguarda i bagni termali ci sono regole molto rigide da seguire che è meglio sapere per tempo:
le vasche comuni sono divise per uomini e donne, ci si bagna nudi e solo dopo essersi lavati accuratamente fuori dalla vasca con apposite doccette e sapone.
Mai entrare nella vasca senza essersi lavati prima o senza essersi completamente sciacquati dal sapone, è una mancanza di rispetto inconcepibile.
Se l’idea di denudarvi davanti a gruppi di asiatici che con tutto il riserbo del mondo non puo’ fare a meno di lanciarvi occhiate furtive attirato dalla vostra pelle bianca e dalle vostre forme tanto diverse dalle loro non vi attira sono spesso disponibili (ma informatevi prima di prenotare il ryokan) bagni privati con vasche piu’ piccole prenotabili per tempo e usufruibili da soli o con il compagno o la famiglia o gli amici.
Le regole sono sempre quelle scritte sopra ma avrete un minimo di privacy.
Il tempo di permanenza in questi onsen è generalmente breve: in un’ora ci si lava, ci si bagna e si esce rigenerati; questo perchè la temperatura dell’acqua proveniente da fonti vulcaniche sotterranee (non scordiamoci che il Fuji è un vulcano!) è di circa 52C° allo sgorgare e si abbassa fino a 45- 40C° in vasca a seconda della stagione.
Provate a metter una mano nell’acqua a 45C° e capirete perchè non si puo’ stare piu’ di 20 minuti in immersione, sempre che ci si riesca ad infilare in quello che è letteralmente un pentolone bollente!
I giapponesi, popolo nemmeno troppo velatamente masochista sotto certi punti di vista, trovano che lo stato “polpo bollito” come loro stessi definiscono il post bagno sia il massimo del relax muscolare e mentale e probabilmente è vero se si resiste.
A parte i bagni termali ad Hakone e dintorni ci sono diverse attivita’ rilassanti da poter intraprendere come una bella crociera sul lago Ashi a bordo di terrificanti traghetti travestiti da nave pirata, davvero non ho idea da dove gli sia venuto lo spunto:
Lake Ashi Foto da www.onlyyoutrust.com
Al di la’ dell’orribile scelta la navigazione è gradevole, offre scorci pittoreschi e ci si puo’ fermare in due o tre paesini sulla riva facendo cosi’ il giro completo del lago, mangiando e stando gomito a gomito con turisti giapponesi che, essendo in vacanza, sono un po’ piu’ tranquilli e informali e invogliati al dialogo.
Il parco di Gora offre la visita di uno splendido giardino tropicale, uno giapponese e mille mille piante e fiori bellissimi piu’, volendo, una cerimonia del te’ ad oso e consumo dei turisti (quindi meno laboriosa e codificata di quella “ufficiale” molto complessa e lunga).
Il Museo Chokoku-no-mori, all’aperto, offre opere di artisti moderni giapponesi e occidentali, fra questi Picasso e Henry Moore che ben valgono una passeggiata.
Se pensate che essendo in montagna gli autobus e i collegamenti non siano efficienti ricordate che siete in Giappone: anche il trasporto su gomma spacca il secondo, vi porta ovunque e dove non arriva ci sono cabinovie e altri mezzi.
Se osate potete assaggiare la specialita’ del posto il kuro tamago o uovo nero, cotto nelle acque sulfuree della zona, leggenda dice che ogni uovo mangiato allunghi la vita di ben cinque anni.
Kuro tamago foto da wikipedia
Il momento migliore per i bagni termali è sicuramente l’inverno, per vedere Hakone e dintorni l’autunno o la primavera ma se siete in Giappone in estate è il posto giusto per sfuggire al caldo e l’umidita’ soffocanti quindi possiamo dire che è una meta davvero per tutte le stagioni!
La Mora Romagnola
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