La prima grande retrospettiva europea dedicata al controverso artista contemporaneo americano sbarca al Centre Pompidou: fino al 27 aprile sarà possibile ammirare le coloratissimi, provocanti opere di Jeff Koons a Parigi.
Jeff Koons, nato nel 1955 a York in Pennsylvania, è considerato una icona dello stile neo-pop, con le sue opera d’arte dal gusto molto kitsch che celebrano in modo ironico lo stile di vita americano e la sua tendenza al consumismo sfrenato. Anche se le sue creazioni non rientrano nella top ten delle opere d’arte più costose al mondo, sono comunque valutate milioni di dollari e lo hanno reso uno dei più ricchi artisti viventi.
Il suo stile scanzonato e provocatorio prevede l’utilizzo di tecniche molto diverse tra loro, come ad esempio scultura, pittura, fotografia, installazioni, e – conseguentemente – di materiali altrettanto diversi, dalla porcellana alla plastica, dai gonfiabili al marmo.
Con la sua reinterpretazione dei temi tipici della pop art, Koons viene generalmente considerato l’erede di Andy Warhol, anche se viene accostato di frequente a Marcel Duchamp dal quale ha ripreso la tecnica del ready-made.
La mostra di Jeff Koons a Parigi costituisce la più grande retrospettiva dedicata all’artista in Europa. Allestita dapprima presso il Whitney Museum of American Art, è arrivata al Centre Pompidou di Parigi lo scorso novembre e sarà poi trasferita a Bilbao la prossima estate.
L’esposizione ripercorre, in circa 100 opere, 35 anni di carriera di Jeff Koons, a partire dagli anni Ottanta fino ai nostri giorni. Si tratta di un percorso che attraversa vari momenti e temi creativi, illustrando punti di vista e passioni dell’artista. In 13 sezioni, il visitatore passa dalla serie Inflatables del 1979 a Equilibrium dei primi anni Ottanta, che esplora il significato mitico attribuito allo sport dalla società americana.
Non mancano le opere che hanno reso celebre Koons, come Luxury and Degradations e Banality, che chiariscono al meglio il concetto sottinteso dalla neo pop-art: l’esaltazione della banalità della vita quotidiana, attraverso oggetti kitsch, colorati, eccessivi sotto tutti i punti di vista.
Nella retrospettiva di Jeff Koons a Parigi sono presentate anche le foto scattate con Ilona Staller, meglio conosciuta come Cicciolina, allora moglie dell’artista: si tratta della serie Made in Heaven, con cui Koons cerca di ricreare l’immagine di Adamo ed Eva ripulita da qualsiasi significato morale, facendone un simbolo assoluto di erotismo ed edonismo.
Al Centre Pompidou si ha dunque l’occasione unica di ammirare opere discusse e di conoscere da vicino uno degli artisti più controversi di oggi. La mostra di Jeff Koons a Parigi porta a riflettere non solo sulla società riflessa nelle creazioni in mostra, ma soprattutto sul binomio opera – artista, mai indissolubile come in questo caso.
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