Eccomi di nuovo qua per consigliarvi una nuova lettura in cui tuffarvi!
Oggi vorrei proporvi un vero e proprio caso letterario: L’eleganza del riccio.
Questo libro, infatti, è stata una delle sorprese editoriali in Francia nel 2006 e ha ricevuto numero premi letterali. L’edizione italiana, inizialmente diffusasi principalmente grazie al passaparola dei lettori, ha raggiunto nel febbraio 2008 il primo posto nella classifica generale delle vendite editoriali.
L’eleganza del riccio è un doppio diario di due voci che inizialmente sembrano opposte e contrastate ma poi, capiremo, che non sono così lontane come pensavamo.
Renée Michel sembra essere la classica portinaia: sciatta, sempre presa dalle sue faccende e dalla televisione. In realtà, Reneé è una persona coltissima: s’interessa di arte, di filosofia, di cinema e di cultura giapponese ma questo è il suo segreto che non vuole fare trapelare. Si mostra per ciò che gli altri vogliono che lei sia.
Nel palazzo signorile dove Reneé lavora, vivono alcune delle famiglie più facoltose di Parigi e anche Palma dodicenne geniale e dotata di una mente brillante, figlia di un facoltoso ma ottuso Ministro.
La ragazzina,stanca di vivere, ha deciso di farla finita (il 16 giugno, giorno del suo tredicesimo compleanno). Fino a quella data fingerà, anche lei, di essere quello che non è: una ragazzina adolescente annoiata dalla scuola e dalla cultura. Ma nessuno si accorge che lei, con sguardo acuto e attento, critica ed evita tutti i comportamenti “sbagliati” dei grandi.
Due personaggi femminili che nascondono dietro una maschera ciò che sono realmente ma che riusciranno a incontrarsi grazie all’arrivo, nel palazzo, s’incontreranno solo grazie all’arrivo di monsieur Ozu, un ricco giapponese: personaggio misterioso che le farà uscire allo scoperto.
Reneé e Paloma sono due personaggi che non vogliono apparire, anzi si nascondono dietro ciò che non sono: proprio questo aspetto dei due personaggi è ciò che più ho apprezzato in questo libro. In una società in cui apparire sembra l’unica cosa che conta, due donne scelgono di investire sulla cultura, sull’intelligenza, sul fatto di poter prendere delle decisioni consapevolmente sapendo cosa si sta facendo.
Considero che sia molto bello poter leggere, uno dopo l’altro, i pensieri delle due protagoniste, che esprimono, ognuna a suo modo, la ricerca della felicità, della bellezza e del vero senso della vita.
Scritto da una professoressa di filosofia, la lettura di questo libro, ricco di citazioni non sempre decifrabili immediatamente, non è molto scorrevole ma gli spunti di riflessioni e la profondità dei pensieri di Paloma vi sorprenderà!
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Alessia dice
ottimi spunti di riflessione e citazioni bellissime! E’ un libro che deve essere letto! Unica pecca: per apprezzarlo appieno bisognerebbe conoscere tutte o gran parte delle opere che vengono nominate nel libro.
“In realtà temiamo il domani solo perché non sappiamo costruire il presente e quando non sappiamo costruire il presente ci illudiamo che saremo capaci di farlo domani, e rimaniamo fregati perché domani finisce sempre per diventare oggi.”
chiara dice
hai fatto una giusta osservazione Alessia. Anche per me, appasionata di filosofia ma studentessa di tutt’altro nella vita, alcuni passaggi sono risultati un po’ ostici. Molto bella la citazione che hai riportato, grazie!