La vita di Oriana Fallaci diventa un film trasmesso sul grande schermo in anteprima il 3 e 4 febbraio 2015. Dopo l’anterprima, il film sulla vita della scrittrice fiorentina, diretto da Marco Turco, sarà trasmessa in chiaro sulle rete Rai il 16 e il 17 febbraio 2015. La vita di Oriana Fallaci diventa un film e, naturalmente, un appuntamento da non perdere non solo perché la biografia della scrittrice toscana meritava di essere raccontata sul grande e piccolo schermo, ma, anche perché, il biopic sull’Oriana è un progetto di grandi firme italiane. Marco Turco, acclamato regista e sceneggiatore italiano, dirige; Roberto Faenza è alla Fotografia; la bravissima Vittoria Puccini interpreta Oriana Fallaci ed è affiancata dall’indimenticabile Freddo di Romanzo Criminale, Vinicio Marchionni che interpreta l’amato ribelle greco Alekos Panagulis.
A dieci anni dalla scomparsa prematura a causa di una malattia incurabile, la vita di Oriana Fallaci al cinema arriva con tutto il peso della sua storia personale e della Storia. Le straordinarie interviste agli uomini più potenti del mondo: da Arafat ad Andreotti, dal Presidente della Repubblica Pertini al regista Federico Fellini, fino a giungere agli uomini più scomodi del Novecento, come Gheddafi, Kissinger o l’ayatollah Khomeini. Il film “L’Oriana”, che, ricordiamo, dopo l’anteprima cinematografica sarà trasmesso su Raiuno in due puntate, il 16 e il 17 febbraio, inizia come un racconto indietro nel tempo. Durante uno dei suoi ultimi ritorni in Italia (ormai residente in America da diverso tempo), Oriana decide di rimettere ordine tra gli scritti, le fotografie e i ricordi della sua casa di Firenze. Si fa aiutare da una giovane “stagista” dell’Università di Firenze che non è molto pratica di scrittura ma l’Oriana è per lei un mito tutto da scoprire, Lisa. Ne nasce un rapporto molto complesso che mette a confronto due tipologie di donne apparentemente molto distanti tra loro ma irrimediabilmente vicine.
L’ “Oriana” non è solo la biografia di una donna straordinaria che ha cambiato il volto del giornalismo, sdoganandolo dal suo essere maschile, ma è anche la Storia di un intero secolo, il Novecento, che più di ogni altro ha registrato i grandi mutamenti che il genere umano potesse affrontare. Da non perdere!!
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