I libri lo sappiamo, sono spesso i migliori compagni di viaggio che possiamo avere. I libri insegnano molto, possono farci scoprire varie cose e possono catapultarci in un altro mondo. Lo sa bene un maestro ormai in pensione, originario della Basilicata, che non smette mai di insegnare. Ogni giorno infatti esce di casa e percorre tutta o quasi la sua regione, spingendosi in alcuni casi anche oltre i confini della Basilicata stessa. Dove va? La sua destinazione sono le scuole di mezza Italia. “I miei libri hanno messo le ruote per arrivare a migliaia di giovani”, racconta Antonio La Cava, per tutti il maestro La Cava.
“Ho speso la mia vita con i giovani, invitandoli alla lettura, e oggi ho deciso di portare i libri a loro direttamente”. Ecco svelato l’obiettivo fondamentale del maestro La Cava, che da ben 14 anni a bordo del suo Bibliomotocarro percorre chilometri e chilometri per distribuire gratis i libri ai bambini.
Per quarantadue anni maestro di scuola, e in pensione da quattro. “Ma il mio bibliomotocarro è nato nel 1999, quando io ero in servizio. Ed è un’idea che mi porto dietro da tanto tempo”, precisa Antonio.
La sua Ape usata, acquistata nel 2003 e trasformata in una biblioteca itinerante, può ospitare fino a 700 libri. L’arrivo dell’Ape carica di libri viene annunciato a suon di musica. Antonio raggiunge i bambini nei luoghi più frequentati, come i campetti da gioco e le piazzette. Così è riuscito a prestare in media 450 libri alla settimana. “Giro i centotrenta comuni della provincia di Matera, ma anche quelli della Puglia e della Campania. Ci vado con il bibliomotocarro, facendo anche cinque o sei ore di viaggio. Anche Antonio La Cava sarà al teatro Duni di Matera venerdì 11 aprile per il secondo appuntamento con “Next, la Repubblica degli Innovatori”.
Il suo bibliomotocarro è il punto riferimento per centinaia di giovani e meno giovani. ” L’umiltà del mezzo, la semplicità della proposta e poi anche questa lentezza danno un’ulteriore elemento di piacevolezza, un senso di umanità perduta”.
Il maestro La Cava vuole così combattere il non amare i libri. Il suo scopo è portare le persone a leggere, ad amare la lettura. “Il bibliomotocarro, dice il maestro, nasce per richiamare l’attenzione su questo pericolo: non possiamo fare a meno della gioia, dell’attualità, della forza di un libro. Al netto dell’insostituibile presenza delle nuove tecnologie, che sono fondamentali per capire il senso del mondo”.
Ma i libri non li dona solo a giovani e bambini. Li dona a chiunque anche a chi ha abbandonato la scuola,a chi non ha mai amato leggere. E vedere che queste persone riiniziano ad amare il libro è il suo regalo più bello.
“Ad ottobre festeggerò il quindicesimo anniversario del bibliomotocarro. Quello che dico ai giovani è di superare la solitudine e l’indifferenza. E poi credere nelle proprie idee, soprattutto se si ha tra le mani un’idea vincente. Non arrendersi mai”.
Il maestro La Cava in questo tempo dove tutto è informatizzato, dove sempre meno abbiamo voglia di leggere, ci fa capire invece quando sia importante leggere, immedesimarsi nelle storie narrate.
Anche perchè lo sfogliare un libro, l’annusare le sue pagine non ha prezzo.
E voi cosa ne pensate di questa iniziativa?
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