Lo sappiamo benissimo che la musica è importante per ogni individuo. La musica colora ogni giornata della nostra vita e fa da sottofondo ad ogni nostro stato d’animo.
Tutti , indipendentemente dal fatto che si tratti di un notturno di Chopin, di una ballata country, di un madrigale, o di un brano dei Queen, si sono fatti trascinare e rapire dalla bellezza di un brano musicale.
Molti hanno cercato di spiegare la musica con la scienza. Infatti al compositore Geroge Gershwin piaceva “pensare alla musica come ad una scienza delle emozioni”.
La scienza, davanti al grande mistero della musica, si trova in difficoltà nello spiegare il potente effetto che un brano musicale ha sugli essere umani.
Uno studio apparso di recente sulle pagine di Nature Neuroscience spiega per la prima volta che “una sequenza di note sapientemente arrangiata non si limita a toccare l’animo, ma anche il cervello: l’ascolto di musica ritenuta piacevole si accompagnerebbe infatti al rilascio di dopamina. La dopamina è un neurotrasmettitore da anni noto agli scienziati per il ruolo fondamentale che svolge nell’induzione e nel mantenimento di comportamenti che sono necessari per l’organismo, quali l’assunzione di cibo o il sesso. Questo stesso neurotrasmettitore è inoltre il responsabile anche di comportamenti di dipendenza, come nel caso delle droghe.”
Il Neurological Institute and Hospital – The Neuro della McGill University di Montreal insieme al Centre for Interdisciplinary Research in Music, Media and Technology, ha rivelato che l’ascolto diretto ma anche l’anticipazione del piacere associato ad un brano musicale induce il rilascio di dopamina, come avviene nel caso del cibo, delle droghe e del sesso. Insomma il solo sapere che si ascolterà la propria musica preferita scatena nel cervello reazioni di piacere, con la dopamina che comincia a liberarsi prima ancora che inizi l’ascolto.
Il corpo non solo rilascia dopamina; ci sono delle variazioni del battito cardiaco, del respiro, della temperatura e della conduttanza cutanea.
Il picco di dopamina si manifesta in concomitanza con il reale apprezzamento della musica ascoltata; se il brano non piace o lascia indifferente non si manifestano variazioni sostanziali.
In poche parole, la dopamina è proporzionale all’emozione che il brano musicale suscita.
Lo studio ha portato alla luce che le diverse parti del brano musicale stimolano aree del cervello distinte; nella fase di costruzione progressiva del brano vengono stimolate le aree celebrali motorie e cognitive mentre nella fase risolutiva del brano si attiva il sistema emotivo o meglio definito libico.
Che la musica scateni le nostre emozioni e ci metta i brividi è ormai appurato. Comprenderne il motivo e capire il perché l’ascolto della nostra musica preferita tocchi circuiti celebrali che governano importanti sezioni del nostro corpo è ancora un grande mistero.
Chic dice
Articolo interessantissimo!
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