Okinawa è una prefettura a sud del Giappone di cui fanno parte diverse isole.
Le piu’ piccole, veri gioielli incontaminati, sono raggiungibili solo con barche o piccoli aerei mentre la piu’ grande, Okinawa, è la mecca del turismo marittimo del paese.
Ricca di storia purtroppo non sempre lieta (basti pensare alla battaglia di Okinawa del ’45, dell’orribile attacco americano e della strenua difesa da parte degli abitanti fino ad arrivare a suicidi di massa buttandosi dalle scogliere dell’isola pur di non arrendersi) è il luogo piu’ longevo del mondo grazie a un patrimonio genetico favorevole e una dieta semplice e spartana anche se la forte presenza militare americana (fortemente osteggiata dalla popolazione) ha facilitato l’introduzione di fast food e abitudini molto meno sane che stanno compromettendo questo record di longevita’.
Il sacrificio di molte vite è ricordato con compostezza ed eleganza tutte orientali al War Memorial che merita una visita per ricordare e per ammirare il sentiero verso la collina della pace.
Se da piccole sospiravate alla visione di Karate Kid sappiate che uno dei film, il secondo, è stato ambientato proprio li’ e che il favoloso Maestro Miyagi era originario dell’isola dove addirittura si dice sia nato il karatè.
Nella parte sud dell’isola si concentrano le citta’ piu’ popolose come Naha e molti degli avamposti e delle basi militari U.S.A., l’ambiente è vivace e gli alberghi enormi.
Questo va un po’ a discapito della bellezza del mare e del paesaggio che cambia radicalmente salendo verso nord ( ci si sposta o in macchina o in taxi o in bus, i bus sono economici ed efficienti, le strade buone): il mare ha un che di caraibico, le spiagge sono poco affollate e la natura tropicale è rigogliosa come non mai.
Per questo motivo consiglio di soggiornare a Nord dell’isola, nei pressi dell’ Ocean Expo Park: una spiaggia meravigliosa chiamata Emeral Beach con tre lingue di sabbia che si snodano in direzioni differenti, il Churaumi Aquarium che è riconosciuto come uno degli acquari piu’ grandi e piu’ belli del mondo la cui visita da sola azzardo a dire vale il viaggio.
Il Tropical Dream Centre, un giardino botanico con alberi, fiori e fauna meravigliosi potrebbero tenervi occupati giorni interi.
Eventualmente c’è sempre modo di spostarsi verso Motobu Town (la citta’ piu’ vicina dove pero’ non tutti, tantomeno i taxisti, conoscono bene l’inglese) ma anche piu’ lontano.
Una nota merita il rapporto dei giapponesi con il mare inteso come passatempo turistico: abbronzarsi è segno di anticonformismo non troppo ben visto nemmeno al giorno d’oggi e salvo qualche ragazzo o ragazza molto alternativi vedrete tutti si’ coi costumi ma coperti da magliette e pantaloni, ombrelli e teli.
La spiaggia è un posto da visitare, ammirare ma dove non si staziona piu’ di un’ora, giusto per dire d’esserci stati, passarci un’intera giornata per loro è proprio incomprensibile…
Fare il bagno è piacevole sopratutto per i giovani che comunque sono quasi sempre vestiti e si angosciano all’idea di bagnarsi i capelli, il servizio di vigilanza in spiaggia è ferreo ed è concessa la balneazione entro i limiti segnati dalle reti ( c’è pericolo causa meduse e pesci velenosi) e non si posson usare maschera e boccaglio perchè in questo modo i bagnini non possono sapere se state beatamente guardando il fondo o se siete… Morti.
Queste le testuali parole di uno dei ragazzi addetti alla sicurezza, pare molti giapponesi muoiano cosi’, perchè si distraggono guardando il fondo e vengon trascinati lontano dalle correnti.
Abbastanza assurdo per noi ma paese che vai…
Claudia
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