La morte per overdose di Philip Seymour Hoffman ha lasciato sconvolti tutti i suoi fans ed ha lasciato molti vuoti nel mondo del cinema. Dopo aver vinto l’Oscar con “A sangue freddo” e numerose altre interpretazioni, l’attore aveva appena iniziato un’avventura nel mondo della fantascienza interpretando il personaggio del gamemaker Plutarch Heavensbee in Hunger Games – La ragazza di fuoco, secondo capitolo della trilogia tratta dai romanzi di Suzanne Collins.
Il protagonista interpretato da Hoffman è un protagonista fondamentale, un mentore della protagonista. Il personaggio sarà presente nel terzo e conclusivo film della saga Hunger Games – Il Canto della rivolta che uscirà per la fine del 2014. Questo ultimo capitolo è suddiviso in due parti e l’attore aveva praticamente terminato di girare le scene relative alla prima parte del film, ma non aveva completato quelle della seconda parte (la messa in onda di questa seconda parte è prevista per la fine del 2015).
La Lionsgate, produttore e distributore del film, aveva due scelte davanti: cambiare la sceneggiatura per ovviare all’assenza di Hoffman oppure utilizzare il materiale già girato per costruire le scene mancanti. Secondo l’articolo del New York Post che troverete qui, questa seconda scelta è stata la preferita.
Il suo ruolo era molto importante, in alcuni casi fondamentale e la produzione ha dovuto ricorrere un escamotage. Il personaggio di Philip Seymour Hoffman sarà ricostruito digitalmente. “Oggi la tecnologia può utilizzare qualcuno di somigliante così da rendere la cosa più semplice da realizzare. Non dirò che è possibile generare un Philip Seymour Hoffman con la capacità di recitare, ma lo si può certamente replicare per un’inquadratura o due” ha confermato il supervisore agli effetti visivi, Robert Legato. Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 1 sarà nelle sale cinematografiche a partire da novembre 2014.
Legato si spinge a ipotizzare la possibilità che in futuro agli attori venga richiesto, prima dell’inizio delle riprese, di registrare digitalmente una serie di espressioni facciali; giusto perché non si sa mai…
Quindi sempre secondo il New York Post una copia digitale dell’attore verrà quindi costruita grazie alla computer graphic e altri trucchi digitali e inserita nelle sequenze che richiedono la sua presenza. L’idea ha già diviso l’opinione pubblica tra favorevoli e contrari.
E voi siete d’accordo su questa idea di ricostruire Hoffman in modo digitale? Se foste voi al posto della produzione del film cosa fareste?
Lascia un commento