10 ponti particolari da vedere in giro per il mondo, scopriamoli insieme!

I ponti nascono per unire, per avvicinarci a qualcosa, per saltare degli ostacoli. Diventano parte del paesaggio e a volte lo ridefiniscono, aggiungendo alla natura la loro artificiale forza.

Guardiamo insieme i 10 ponti particolari da vedere in giro per il mondo!

Gioco di luci per il ponte Banpo che collega Seocho e Yongsan, nel centro di Seoul. Costruito negli anni ottanta, è diventato giustamente meta turistica per molti coreani. L’effetto arcobaleno infatti regala rilessi colorati alle 190 tonnellate di acqua che circolano in continuazione dalle 39 pompe localizzate sul ponte. Si tratta inoltre di un doppio ponte: il Banpo bridge infatti è stato realizzato al di sopra del Jamsu bridge, sormontando la struttura più antica.

A pelo dell’acqua è invece il ponte che attraversa un fossato nei pressi di Halsteren, all’interno della fortezza di Roovere, nell’Olanda del Sud. La fortezza risalente al XVII secolo è stata recentemente restaurata con interventi che ne hanno rispettato la natura originaria. Il fossato così è stato dotato di un ponte realizzato in Accoya, legno particolarmente resistente all’acqua, e che risulta letteralmente affondato nella profondità del canale.

L’acqua rimane protagonista anche con il ponte Magdeburg Water, in Germania. Qui le acque occupano la parte centrale del ponte, lasciando due corsie laterali per il passaggio dei pedoni. La struttura è stata costruita così da permettere al suo interno anche il transito di imbarcazioni, per un tratto di circa dodici chilometri.

Se invece siete alla ricerca di un brivido non potete non visitare il ponte Trift. Situato in Svizzera è il ponte sospeso pedonale più lungo delle Alpi svizzere, realizzato su modello di quelli nepalesi a tre corde. Il panorama è mozzafiato: a sarete a 100 metri di altezza con sotto i vostri piedi il ghiacciaio del Trift.

Tra i 10 ponti particolari da vedere in giro per il mondo non possono non essere citati quelli realizzati interamente con le radici degli alberi di caucciù. Queste opere costruite in India, nella zona nord orientale, prevedono una struttura base di bambù attorno a cui vengono intrecciate le robuste radici. Mentre nel corso del tempo il bambù inserito al loro interno marcisce, queste si rafforzano e continuano a crescere. L’intrico di radici risulta talmente resistente da venire poi piastrellato con pietra locale, reggendo il peso di persone e carichi elevati.

Un altro elemento tutto naturale è quello che compone il ponte di Da Vinci: il ghiaccio! Il progetto da realizzare in Finlandia, sulla base di un’idea di Leonardo Da Vinci, è lungo 65 metri e largo 16. In realtà sarà realizzato con il pykrete, una miscela di ghiaccio e fibre di legno, la miscela sarà spruzzata su una struttura gonfiabile che fungerà da stampo.

Un’illusione ottica rende questo ponte unico nel suo genere oltre all’ingegnoso operato dei suoi creatori.
Il Veluwemeer acquaduct olandese stupisce per il passaggio dei veicoli: non sopra il corso dell’acqua ma al di sotto. L’acquedotto che, pur non essendo molto profondo, permette il passaggio di imbarcazioni di medie dimensioni.

Un’atmosfera surreale è quella regalata dal così detto Ponte del Diavolo, risalente a metà ‘800. Voluto da Friedrich Hermann Rötschke in un’ampia zona naturale a Kromlau, nella regione sassone della Lusazia. La struttura esile del ponte, rispecchiandosi nelle acque del fiume sottostante creano una circonferenza perfetta. Un occhio che sembra scrutare, in un paesaggio naturale sospeso tra realtà e fantasia.

Si trova in Cina il Tianjin Eye bridge. Edificato al di sopra del Yongle Bridge, sul fiume Haihe, con la sua ruota panoramica permette di salire ad una altezza superiore ai 120 metri. Il giro si completa in circa trenta minuti…spettacolo assicurato per i suoi visitatori ma anche per gli automobilisti!

Ancora sospesi nel vuoto grazie al Langkawi Sky Bridge, in Malesia. Le sue linee sinuose si curvano per 125 metri a 700 metri dal livello del mare! Il paesaggio che si propone ai visitatori è il mare delle Andamane con l’arcipelago Tarutao all’orizzonte.