Bentornate Tentacoline, il libro di cui parliamo oggi si inserisce nel filone dei libri scritti da personaggi che arrivano al mondo dell’editoria da quello della radio o della televisione (tra i deejay solo per citarne alcuni ricordiamo Fabio Volo, Marco Galli, Linus, Federico Russo) e riescono ad affermarsi tra gli scaffali delle librerie, spesso, in forza della loro presenza nel mondo dello spettacolo più che per il reale valore della pubblicazione.
Quando vieni a prendermi? (Mondadori, 2011) è il terzo libro di Alessandor Cattelan, noto deejay di Radio 105, già veejay a MTV, la scorsa stagione con Simona Ventura a Quelli che il calcio e conduttore nell’ultima edizione di XFactor.
Santiago, il protagonista, dal nome piuttosto evocativo dato che il libro descrive il suo viaggio, il suo cammino, sembra riunire con la sua storia i due precedenti romanzi di Cattelan: Zone Rigide (Mondadori, 2010) in cui racconta le vicende di Alessandro, appena lasciato dalla ragazza che, nonostante tutto, non riesce a dimenticare, e Ma la vita è un’altra cosa (Mondadori, 2008) scritto a quattro mani con Niccolò Agliardi, storia di un viaggio attraverso l’Italia alla ricerca dei protagonisti delle canzoni.
Santiago è l’estrema sintesi di questi personaggi: è un giovane trentenne, precario e innamorato (di una ragazza dal nome altrettanto evocativo: Amanda) che, alla prima occasione, decide di mollare tutto e partire, ovunque purché lontano, con la convinzione neanche troppo consapevole che per ritrovarsi sia necessario prima perdersi.
È una fuga più che un viaggio. La fuga che molti giovani d’oggi metterebbero volentieri in atto se solo avessero il coraggio di dare forza e voce alla paura che non permette loro di accettare responsabilmente l’amore, i problemi sul lavoro, la confusione del futuro, in poche parole: la vita. E lo capiamo quando, preso dall’entusiasmo, o trascinato dalla bellezza di un tramonto, Santiago chiede ad Amanda di sposarlo, per poi rimangiarsi il tutto minimizzando e dicendo “Scherzavo” (e, tra parentesi, quante Tentacoline l’avrebbero mandato, già qui, definitivamente a quel paese, invece di riprendere a parlargli dopo qualche giorno, come Amanda?).
La fuga di Santiago è emozionante, interessante, ricca di vita ed esperienze: in un viaggio dal Giappone, all’Australia si susseguono avventure e mestieri fino a quando Santiago non si accorge che se lascia un po’ di spazio ai ricordi non è solo Amanda a riempirgli i pensieri, ma l’intera vita che si è lasciato alle spalle.
La storia non è certo il massimo dell’originalità, e nel complesso il libro e le considerazioni che porta sono piuttosto banali e scontate. La scrittura però è scorrevole e, tutto sommato, può essere piacevole: se cercate un libro da portare, a breve, sotto l’ombrellone; se non siete alla ricerca di elevati riferimenti letterari e, soprattutto, se avete sopportato Fabio Volo.
Il libro è disponibile sia in formato tradizionale che in formato ebook, qui trovate un breve assaggio offerto dall’editore Mondadori.
E a voi? Piace leggere i libri di personaggi che seguite anche in radio o in tv?
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