Adoro i Negramaro da sempre, anzi quasi sempre, si perché, molti li avranno conosciuti nel 2005 quando parteciparono a Sanremo con “Mentre tutto scorre”, canzone che fu subito squalificata, ma subita diventata tormentone stava stancando anche me, ma come mio fratello mi ha fatto notare tempo fa, era lui che mi aveva fatto vedere il video che poi era lo stesso usato per lo spot del cinquantenario della Rai, la canzone in questione è Come Sempre. A dirla tutta la versione originale è un po’ più tosta e rock rispetto a quella usata nello spot comunque questa è un’altra storia. E’ una canzone stupenda, forse una delle più belle, una delle mie preferite, ed è difficile dire qual è la mia canzone preferita dei Negramaro, dipende dallo stato d’animo del momento, e poi ce ne sono tantissime. Perché adoro i Negramaro? Sarò pure di parte, ma molti potranno confermare che è non è difficile amarli, anzi.
La caratteristica principale di questa band e che li contraddistingue da tutte le altre italiane e non, è che loro sono allo stesso tempo dolci introspettivi, di una sensibilità unica, e rock, sono estremamente versatili, audaci e poi vi sfido a trovare una canzone dei Negramaro che non sia convincente sia dal punto di vista del testo che della musica, e per musica intendo melodia arrangiamento ecc…
E’ stata la mia seconda volta live con loro (la prima è stata nel 2007 a Napoli in occasione del tour La finestra), chi come me è già stato a un live dei Negramaro sa di cosa sto parlando, anzi scrivendo, ho usato l’espressione seconda volta con loro, perché quando vai a un concerto della band salentina, non vivi un semplice rapporto, band- spettatore, ma è come se band e pubblico fossero un tutt’uno, anzi sono un tutt’uno, senza se.
L’energia di Giuliano, e della Band, è una cosa indescrivibile, sono proprio “nati” per il live, non c’è niente da fare. Il fatto che si siano esibiti dopo tanta attesa, dovuta alle condizioni di salute di Giuliano, ha reso il tutto ancora più speciale.
Questa volta il tour oltre alla solita passione ed energia impressionanti, si è arricchito di una scenografia dall’aspetto visivo super psichedelico.
C’è un nuovo light-engineer che viene da Londra (e si vede!) e che ha lavorato, tra i tanti, anche con i Placebo. Il concept del tour è quello di rendere l’atmosfera di un film, di una narrazione. Tutto si apre con lo sfondo che è lo stesso della copertina del cd, ossia l’uomo rannicchiato che può essere visto allo stesso tempo come un cuore. Copertina che come molti sanno è stata realizzata da Ermanno che è anche un pittore e scultore.
Entra in scena l’astronauta del video di Singhiozzo, il singolo che ha lanciato l’album, scendono dall’alto dei monitor (che saranno un po’ il filo conduttore dello spettacolo) e partono le note appunto di Singhiozzo, e su ognuno dei monitor appare un membro della Band.
Al termine della canzone si alzano i monitor, come se si alzasse un sipario ed ecco che possiamo finalmente vedere il gruppo, e inizia lo spettacolo vero e proprio., è impossibile descrivere le emozioni che si provano durante una serata con loro, e invece è strabiliante come loro riescano in maniera così semplice ad esprimere in musica quello che proviamo tutti noi in varie situazioni della nostra vita.
A ogni tappa del tour la strofa finale di Londra Brucia, una delle canzoni più belle dell’album, viene letta o meglio recitata da un attore, la sera dell’ 8 ottobre è stata la volta di Michele Placido, che aveva già collaborato con i Negramaro, che hanno realizzato la bellissima colonna sonora del film Vallanzasca. Dopodichè Placido ha reso omaggio a Monicelli con alcune sue citazioni. IL casa 69 tour infatti ha introdotto l’iniziativa teatro 69, per sostenere il teatro italiano, che sta attraversando un periodo di crisi.
Altro bel momento quando i monitor appaiono tutti insieme al centro dello stage e ci mostra immagini della nostra televisione, come per esempio Maria de Filippi in c’è posta per te. Giuliano ironizza ai “buu” del pubblico dicendo: “che c’è sto guardando un po’ di tv è la tv italiana!”
E ovviamente c’è stato spazio anche per gli unplugged e per riascoltare loro vecchie hit, il concerto è durato tantissimo, i Negramaro non si fanno pregare e non sono tassativi sul tempo, un loro concerto dura sempre più dei 120 minuti “standard”.
Un concerto meraviglioso, orgasmico.
“Scrivere e suonare è la cosa più bella che possiamo fare, e finché avremo cose da dire, nessuno ci chiuderà la bocca.” (Cit. Giuliano)
Ecco la scaletta della serata:
Se un Giorno mai
Mentre tutto scorre
Quel matto sono io
Meraviglioso
Solo 3 minuti
Estate
L’immenso
Via le mani dagli occhi
Manchi
E’ tanto che dormo?
Nuvole e Lenzuola
Un passo indietro
Voglio molto di più
Casa 69
Apollo11
Londra Brucia
Io non lascio traccia
Solo per te
Basta così
Parlami d’amore
Lumasun dice
Ciao Marialice!! anche io sono una negramante 🙂 tu sei anche su Luforum? cmq bellissima recensione! io sarei dovuta andare il 19 al palamaggiò, ma per circostanza familiari ho dovuto rinunciare!! :-(((( Sono 9 mesi che aspetto e ora…. sono tristissima!!!!!!!!!!!!!!
Marialice dice
Ebbene si! e su lu forum sono pupazzola! 🙂 pensa che sono abruzzese ma ora vivo in liguria e sono andata fino a roma x vederli perchè date in Liguria non ce n’erano! Mi dispiace posso capire come ti senti, però sec me visto il grande successo del tour e visto che sono mancati per troppo tempo sulle scene per il problema alle corde vocali di giuliano, sec me aggiungranno date o faranno un altro tour1 ti ricordi con la finestra che dopo il tour estivo ne fecero un altro invernale nei teatri? 🙂 mi fa piacere avere su tentazionemakeup un’altra negramante kiss 🙂
Lumasun dice
Ciao pupazzola! Io invece su luforum sono _fly_ ma ci manco da perecchio!!
Sono stata a 4 concerti, compreso san siro il 31 maggio 2008 e a novembre 2008 in teatro!!! Li adoro troppo!!!
Ad ogni modo si: posso solo sperare in un altro tour e se fosse in teatro tanto meglio!!!!
Bacioni!
Marialice dice
cavolo! si in teatro poi c’è ancora più “contatto” io nel 2007 finestra tour a Napoli e quest’anno Roma! Kiss 🙂