«Dio sta arrivando… Fate finta di lavorare!»
Sembrerebbe una parola d’ordine, un avvertimento ironico tra gli impiegati di una qualsiasi azienda e invece in questo caso è proprio vero. Il Dio in arrivo è proprio il Signore Dio Padre e gli impiegati alle postazioni-cubicolo dell’open space sono proprio loro, gli Angeli e i Santi al suo servizio. Dio è rientrato dalle ferie (una settimana in paradiso, cinque secoli sulla terra) e l’aria che sale dalla Terra non gli piace per nulla. Qualcuno dovrà prendersi le sue responsabilità, qualcuno dovrà fare qualcosa per risolvere la questione, qualcuno si, ma chi?
Come spesso accade negli uffici reali, in mancanza di idee originali si ripropone qualcosa di già visto e già fatto e, questa volta, al Signore non verrà in mente nulla di più originale che non mandare nuovamente suo figlio sulla Terra, nel tentativo di rimettere un po’ in sesto il pianeta e di responsabilizzare un po’ il figliolo che, a quanto pare, durante la sua assenza non si è dato granchè da fare. Soprattutto, nel tentativo di riparare al danno di Mosè che, non convinto dell’unico comandamento ricevuto da Dio, ha trasformate l’originale “Fate i bravi!” in ben 10 comandamenti, sulla cui interpretazione ancora si discute. E Gesù scenderà sulla terra dove tra artisti sballati e talent show…
Vabbeh, se ve lo racconto tutto poi che gusto c’è a leggerlo fino in fondo?
A volte ritorno è ironico e provocatorio, ma soprattutto è divertente. John Niven, giornalista per il Times e l’Indipendent, non si pone il problema di offendere e riesce a divertire nonostante la delicatezza del tema ed il linguaggio a tratti scurrile, ambientando in una New York attualissima personaggi storici e icone di una società ormai intrisa allo stesso modo da religione, smania di protagonismo e ricerca dello sballo a tutti i costi. Ovviamente, dietro all’ironia e alla provocazione, non può mancare l’intento di stimolare nel lettore la riflessione e gli spunti sono parecchi: da quella, più scontata, sul rapporto con la religione, a quella sulla ricerca ossessiva dell’apparire, che porterà anche Gesù a partecipare ad una sorta di X-Factor newyorchese, fino alla consapevolezza che, nonostante le buone intenzioni di Dio e Gesù gli esseri umani finiscono sempre per comportarsi come esseri umani.
Oltre che per lo stile della scrittura gli amanti della musica più attenti lo stanno apprezzando anche per la “colonna sonora”: le citazioni sono innumerevoli, da Sprigsteen a Madonna, fino a personaggi rock sconosciuti ai più come gli Hüsker Dü.
A volte ritorno è edito da Einaudi, nella collana Stile Libero Big ed è disponibile sia in formato cartaceo (€19) che in formato ebook (€9,99).
Che ve ne pare?
E voi? Vi piacciono i libri ironici che lasciano il sapore di riflessioni importanti?
Lascia un commento