Ben ritrovati amiche e amici lettori e lettrici!
Dopo aver letto e apprezzato l’ultima opera di Ammaniti mi sono decisa a tuffarmi tra le pagine del suo libro più famoso: Ti prendo e ti porto via.
Da amante dei libri come sono prima di approdare a questa nuova lettura mi sono documentata e i parare ricevuti sono stati contrastanti: ma nonostante ciò Ammaniti a me piace e anche molto.
Ogni pagina mi cattura, ogni frase è densa di significato.
Questo romanzo ha riscontrato molto successo di pubblico e Vasco Rossi si è ispirato al testo di Ammaniti per la sua celebre canzone dall’omonimo titolo.
“Ti prendo e ti porto via” è stato definito un romanzo pulp: si tratta di un genere letterario dai contenuti forti, abbondanti di crimini violenti ed efferatezze.
E proprio contenuti forti troveremo tra le pagine di questo libro…una ruota infinita di eventi che si incastrano fino a sciogliere la matassa solo nelle ultime pagine del libro, due uomini diversi e opposti ma ugualmente innamorati delle loro rispettive donne.
Tutto avviene a Ischiano Scalo, “dove il mare c’è ma non si vede”, nella profonda Maremma tra la Toscana e il Lazio. In questo paesotto vive Pietro, un ragazzino dotato di una fervida intelligenza ma figlio di un pastore psicopatico e di una madre snaturata, timido e perseguito dai teppistelli della scuola perchè amico della ragazzina più bella della classe, Gloria.
A Ischiano Scalo ritorna anche Graziano: dopo anni passati in giro per il mondo e sulla costiera romagnola a fare il latin lover e il musicista fallito, ha deciso di ritornare a casa, sistemarsi e farsi una famiglia. Ha scelto però la donna sbagliata che alla prima occasione di successo e visibilità in televisione lo pianta in asso. Graziano, però, non decide di partire nel mondo un’ennesima volta ma resta, rimane a Ischiano. Lui vuole redimersi e sarà proprio la professoressa Palmieri, che insegna nella scuola di Pietro, colei che potrà incarnare questo duro compito.
Pietro e Gloria sono amici, ma la loro è un’amicizia strana: non riescono a capire dov’è il confine tra amore e amicizia.
Graziano e la Palmieri, invece, riconoscono subito che il loro è Amore: ma la professoressa Palmieri ha dedicato tutta la sua vita alle cure della madre malata e per Graziano sarà difficile scavalcare il muro che la donna ha creato di fronte a sé.
Storie di amori, di teppisti, di gente di periferia, di sogni infranti si intrecciano a Ischiano Scalo.
“Ti prendo e ti porto via” è un romanzo avvincente, che mi ha tolto il fiato caratterizzato dall’intreccio di destini tragici, amori crudi e personaggi che ci sembrerà di conoscere da una vita.
Dentro, da qualche parte nel basso ventre, covava una roba che lo faceva stare di merda. Una di quelle robe che ti consumano piano piano, che ti ammalano come un morbo dalla lenta incubazione, e di cui non puoi parlare a nessuno perché se per caso sputi il rospo ti crolla in testa tutto il teatrino del cazzo.
Niccolò Ammaniti – Ti prendo e ti porto via
Disponibile nelle migliori librerie e online su amazon.it
Lascia un commento