- GENERE: drammatico
- REGIA: Clint Eastwood
- PAESE: USA 2010
CAST
Matt Damon, Cécile De France, George McLaren, Frankie McLaren, Bryce Dallas Howard, Thierry Neuvic, Jay Mohr, Richard Kind
TRAMA
vengono narrate tre diverse storie di persone che hanno avuto un contatto con la morte e di come questo avvenimento abbia cambiato totalmente le loro vite. Protagonisti sono: una giornalista francese sopravvissuta allo tsunami del 2004 in Indonesia, un ragazzino che ha perso il fratello gemello in un incidente stradale e un sensitivo che però non riesce ad accettare questo suo dono.
RECENSIONE
Spulciando tra le prossime uscite in dvd ho notato che era prevista l’uscita di Hereafter che ho visto al cinema tempo fa così ho pensato di parlarne per chi se l’è perso. Avevo molte aspettative per questo film che però sono state deluse. Probabilmente io mi aspettavo troppo o come spesso accade mi sono lasciata ingannare dal trailer che prometteva qualcosa di diverso (ma chi li monta i trailer?!). Hereafter è lento, anche Gran Torino (altro film di Eastwood che invece vi consiglio calorosamente) era lento ma piacevole e sicuramente non noioso. Ecco forse Eastwwod voleva ricreare quell’atmosfera ma non c’è riuscito: la trama è monotona e il finale alquanto scontato. L’idea delle tre storie differenti che finiscono con l’intrecciarsi è carina, di certo non originale ma comunque interessante; in questo caso però ci si dilunga davvero troppo sulle singole vicende e il momento clou dell’incontro è frettoloso e quindi deludente. Il personaggio del medium interpretato da Matt Damon è il peggiore e davvero poco credibile. A questo punto devo però precisare una cosa importante: non sopporto Matt Damon. Non che mi sia antipatico, semplicemente lo trovo soporifero e in questo film più del solito. In genere però cerco di andare oltre le mie simpatie/antipatie personali e di soffermarmi invece sul film (penso che tutti abbiano degli attori che preferiscono e altri che invece proprio non sopportano, sarei proprio curiosa di sapere quali sono i vostri) ma in questo caso la trama non mi è stata sicuramente d’aiuto né appunto il personaggio interpretato da Damon. L’unica storia interessante delle tre e la meglio riuscita a mio avviso è quella del piccolo Marcus, ecco io avrei dato più spazio a quella e magari avrei lasciato sullo sfondo il medium e il suo dramma interiore. Il film parte bene: la scena iniziale è adrenalinica quanto basta, senza risultare eccessiva; buoni anche gli effetti speciali, cosa che sinceramente non mi aspettavo da un film di Eastwood. Altra cosa che mi sento di salvare è la discrezione che il regista usa per trattare un tema particolare quale è quello della vita dopo la morte: una delicatezza che è solita di Clint ma che non ti aspetti con un tema del genere (ultra sfruttato in ogni ambito fino a renderlo ridicolo e banale) e questo non può che far piacere.
CURIOSITA’: quando ci fu lo tsunami in Giappone il film venne ritirato dalla sale cinematografiche del paese perchè fu giudicato inappropriato.
CITAZIONI: “Se pensi di essere solo, stai tranquillo, non sei solo”
C’è chi giudica questo film un capolavoro, chi una noia mortale. Io credo che non sia uno dei migliori film di Eastwood ma neanche da buttar via. Voi da che parte state?
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