GENERE: drammatico, sentimentale
PAESE: UK, USA 2011
REGIA: Cary Fukunaga
DURATA: 120 min.
CAST: Mia Wasikowska, Michael Fassbender, Judi Dench, Jamie Bell, Sally Hawkins, Imogen Poots, Craig Roberts, Valentina Cervi, Holliday Grainger, Tamzin Merchan
TRAMA: Jane Eyre dopo la morte dei genitori viene affidata alle cure di una zia tutt’altro che amorevole e che presto si sbarazzerà di lei lasciandola in un istituto dove alla povera Jane verranno inflitte molte umiliazioni. Quando finalmente avrà l’età per poter lasciare quel terribile posto troverà lavoro come istitutrice presso Thornfield dove vive il signor Edward Rochester. Compito di Jane è di occuparsi dell’istruzione di sua figlia, ma presto Edward si accorgerà di lei e tra i due nascerà un forte sentimento bloccato però dalla diversa posizione sociale dei due amanti.
SECONDO ME: i film basati sui romanzi classici mi sono sempre piaciuti, soprattutto se si tratta di riproduzioni fedeli. In questi casi è vero che manca l’effetto sorpresa ma è davvero una bella sensazione veder vivere dei personaggi che avevamo ricostruito nelle nostre menti leggendo il libro. Di film su Jane Eyre ne era stato già fatto uno non molti anni fa da Zeffirelli, dunque c’era bisogni di un altro film su Jane Eye? Se fatto bene perchè no, e questo è fatto davvero bene. Inizialmente non ero molto d’accordo sulla scelta di Mia Wasikowska nel ruolo di Jane e questo perchè nel romanzo viene descritta come bruttina mentre Mia è decisamente carina. Eppure la sua interpretazione era piuttosto credibile e nonostante tutto è riuscita ad entrare nella parte, lei da sola riesce a reggere le sorti di tutto il film. A mio avviso avrebbero potuto lasciare più spazio all’aspetto gotico della storia, approfondendo la questione dei ‘rumori’ che si sentivano per la casa e la figura della moglie pazza di Edward (tra l’altro interpretata da un’attrice italiana, Valentina Cervi a cui però è dedicato davvero poco spazio). Comunque se come me avete un debole per i film in costume (a me poi quelli d’ambientazione inglese fanno impazzire, sopratutto se ambientati nell’Inghilterra vittoriana) questo non potete perderlo e anzi vi consiglio di guardare anche quello di Zeffirelli.
CITAZIONI: Io non vi parlo secondo il criterio del costume e delle convenzioni, e nemmeno in nome di ciò che, secondo la carne, è destinato a morire; è il mio spirito che fa appello al vostro, come se, attraversata la soglia della morte, entrambi fossero dinanzi a Dio, uguali come siamo
Avete letto il romanzo? E se avete visto anche il film credete sia una trasposizione fedele o preferite quello di Zeffirelli?
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