Uno dei gioielli del Rinascimento italiano torna finalmente a disposizione del pubblico dopo un lungo e accurato restauro a seguito del terremoto del 2012: si tratta della Camera degli Sposi a Mantova, capolavoro di Andrea Mantegna, nuovamente visitabile a partire dal 3 aprile 2015.
La Camera degli Sposi si trova nel torrione di nord-est del Castello di San Giorgio a Mantova e fu commissionata da Ludovico Gonzaga al pittore padovano con l’intento di celebrare la storia e la dinastia dei Gonzaga, signori della cittadina lombarda.
Nelle antiche cronache, la Camera degli Sposi è chiamata semplicemente camera picta, a sottolineare la totalità del ciclo di affreschi che copre interamente le pareti e la volta della stanza. Ultimata nell’arco di nove anni (1465 – 1474) e concepita come stanza di rappresentanza, la Camera degli Sposi svolgeva un’importante funzione pubblica e doveva pertanto comunicare immediatamente al visitatore la potenza, la ricchezza e il gusto dei signori di Mantova.
La decorazione della Camera degli Sposi è concepita da Mantegna come un’unità decorativa, che riesce da un lato ad adeguarsi alla forma cubica della stanza e dall’altro a varcarne i limiti grazie all’illusione pittorica, che la trasforma in un padiglione aperto. Sulle pareti, scene di vita della corte dei Gonzaga, ritratti fedelmente da Mantegna con la loro corte, in un fitto rimando di parentele e legami reali e simbolici.
In occasione della riapertura della Camera degli Sposi a Mantova, viene presentato anche il nuovo percorso di visita al Castello di San Giorgio, arricchito fino al 31 agosto dall’esposizione della collezione di Romano Freddi, imprenditore mantovano appassionato di storia gonzaghesca. La collezione raccoglie circa 100 opere d’arte tra arazzi, porcellane, armi, arredi e dipinti che appartennero – o avrebbero potuto appartenere – alla famiglia dei signori di Mantova e che ricreano il fasto di una delle corti rinascimentali più raffinate d’Italia, magnifica anche nella vita quotidiana.
La Camera degli Sposi a Mantova va senz’altro ad aggiungersi alla lista dei week end di Pasqua consigliateiper gli amanti dell’arte: attenzione però, l’accesso alla camera picta è limitato ed è necessario prenotare! Tutte le informazioni sono disponibili sul sito di Palazzo Ducale.
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