Francesco Renga, Mario Biondi, Carmen Consoli, Gino Paoli, Simone Cristicchi, Giovanni Allevi, Vinicio Capossela, Daniele Silvestri, Dario Vergassola, Marco Marzocca, Dario Cassini, questi alcuni dei numerosi artisti che animeranno la 41esima edizione di “Settembre al Borgo”, il celebre festival popolare in programma nella storica location di Casertavecchia dall’1 al 9 settembre.
Innumerevoli le novità di questo appuntamento con la cultura, la musica, l’arte e il folklore, illustrate dal presidente della Provincia, Domenico Zinzi, e dal direttore artistico Casimiro Lieto: «abbiamo intenzione di accontentare tutti i gusti, ecco perché proponiamo un cartellone tanto ricco e trasversale, che passa dal jazz alla grande musica popolare, dai prestigiosi live al cabaret gratuito in piazza tutte le sere, con un omaggio al grande Nino Rota, una mostra a cura di Jolanda Capriglione, e l’iniziativa “Canti e cantoni”, promossa proprio per rilanciare il borgo attraverso l’apertura di corti e cortili dove protagonista assoluta sarà la musica campana e casertana in particolare».
E tra le novità di quest’anno, c’è anche il successo del fare rete, il festival, infatti, oltre al celebre borgo, farà tappa, con spettacoli d’eccezione, nei comuni che confinano con il capoluogo ovvero Capua, San Prisco, Casagiove, Valle di Maddaloni, San Nicola La Strada, Recale, San Marco Evangelista, Castel Morrone e Maddaloni. «Questa scelta siamo certi richiamerà ulteriormente pubblico -afferma Zinzi- permettendo di far apprezzare sia l’anima più popolare e caratteristica del Festival, che gli innesti contemporanei, capaci di donargli una nuova armonia».
Un’occasione per il pubblico davvero impedibile, gli spettatori, infatti, potranno diventare protagonisti con “Settembre in…Comune”, un progetto che vedrà, nei territori coinvolti, due comici di Zelig, Bove & Limardi in cerca di personaggi con i quali dar vita ad autentici happening, raccolti poi in un minifilm realizzato dal regista casertano Angelo Crepell. Un nuovo modo di raccontare Caserta e la bellezza del suo territorio, «magari -propone Lieto- proprio per recuperarlo e renderlo palcoscenico naturale stabile, e cogliere un’opportunità impedibile per il turismo».
Rosaria Morra
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