In questi ultimi anni si parla sempre di più delle parità tra donne e uomini e dei femminicidi che purtroppo stanno oscurando la nostra civiltà.
A dare scandalo e a sollevare numerose polemiche è l’uscita in Spagna del volume, che l’autrice, ha definito a sfondo puramente cattolico, scritto dalla giornalista Rai, Costanza Miriano. Costanza Miriano è una scrittrice e giornalista del Tg3.Il titolo nelle librerie spagnole è “Cásate y sé sumisa”, che significa appunto “Sposati e sii sottomessa“.
Il libro è stato accolto in Spagna da numerose critiche specialmente dai movimenti femministi e dai deputati di ogni schieramento che desiderano denunciare in tal modo la figura di donna coniugata e sottomessa, a loro dire, di stampo puramente italiano.
In effetti, dopo un’attenta lettura delle prime parole scritte dalla Miriano, nel libro, si sostiene che “il dovere di una brava donna, dovrebbe essere quello di sposarsi, servire, perdonare e capire l’uomo che si sceglie, ma non solo, alla fine decidere pure di dargli un figlio, (non tanto avere un figlio con lui)”
Alcune, tra le più quotate esponenti del movimento femminista spagnolo hanno rilasciato parecchie interviste sull’argomento, accusando le donne italiane di non aver fatto nulla per evitare la diffusione di questo testo, che a loro dire, è persino pubblicato sotto l’egida della Santa Sede. Anni ed anni di lotte di emancipazione, che vengono spazzate via in un secondo insomma.
L’autrice del libro, Costanza Miriano, si difende ed in una recente intervista rilasciata al fattoquotidiano.it, sottolinea che per lei sottomersi, significa in primis “fare una scelta d’intelligenza, che preveda il sostenere in altri termini, l’uomo che si è scelto”.
Pare tuttavia, che a Madrid, le scarne giustificazioni della Miriano non sia bastate, e che a seguito di una serie di interpellanze parlamentari, si sia deciso di agire per vie legali verso l’autrice.
Eppure ancor oggi Costanza Miriano non si capacita dell’ondata di furore che l’ha travolta: «Il titolo del libro l’ho preso a prestito dalla lettera di San Paolo agli Efesini, le mogli siano sottomesse ai mariti, e voi, mariti, amate le vostre mogli come Cristo ha amato la Chiesa, fino a sacrificare la sua vita per lei, cose che neanche i preti osano più dire», sorride soave.
Le offese su Facebook («il più elegante mi ha consigliato di fare del mio organo sessuale un porto di mare») sono nulla a confronto con l’indignazione che la giornalista ha suscitato in giro per l’Europa. In Spagna il Consiglio comunale di Granada, dov’è stata stampata l’edizione iberica di Sposati e sii sottomessa, ha votato un ordine del giorno di condanna e Ana Mato, ministro dell’Uguaglianza, ha chiesto il ritiro del libro dal commercio. «Ppe, Psoe e Izquierda unida hanno presentato in Parlamento una mozione che chiede alla Fiscalía, la loro Procura, un’indagine sul mio conto. Motivo per cui, quando Telecinco mi ha invitata a un dibattito in studio, mi sono ben guardata dal volare a Madrid: quelli riescono pure ad arrestarmi», ironizza.
Questo libro ha sicuramente sollevato l’indignazione popolare in Spagna tanto che ci si sta chiedendo se sia il caso di pbblicarlo in Italia alla luce anche dei tanti delitti contro le donne che si sono svolti in questi ultimi tempi.
Voi cosa ne pensate? E’ giusto pubblicarlo?
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