Coloro che decidono di acquistare un nuovo televisore e lo fanno dopo alcuni anni di assenza dai negozi di elettrodomestici, noteranno subito che, al giorno d’oggi, la maggior parte dei modelli disponibili è rappresentata da tv con decoder satellitare.
Solitamente le televisioni disponibili nel mercato sono provviste di decoder satellitare integrato nell’apparecchio, cosa molto apprezzata dai clienti che utilizzano ancora l’antenna parabolica. Queste televisioni, inoltre, sono un po’ più economiche, in media, rispetto a quelle smart, ma consentono lo stesso di godere di una buona trasmissione di canali, anche di quelli in alta definizione.
Cosa cambierà tra il 2020 e il 2021 per le televisioni
I questi giorni, non si fa che parlare dei cambiamenti che andranno ad interessare le nostre televisioni nel biennio 2020- 2021. Sappiamo, infatti, che a partire dal 1° settembre del prossimo anno, alcune regioni italiane, poi seguite da tutte le altre, passeranno ad un nuovo standard televisivo. La motivazione di questo cambiamento è da ricercarsi nella necessità di liberare un maggior numero di frequenze, ora occupate dalle trasmissioni televisive, per far posto alle esigenze delle comunicazioni mobili. Del resto, le comunicazioni mobili, cioè quelle eseguite tramite il nostro cellulare, richiedono uno spazio sempre maggiore e ci sono tutte le condizioni per pensare che continueranno a richiederne uno sempre crescente.
Tuttavia, non sarà sempre necessario cambiare apparecchio televisivo: alcune tivu con decoder satellitare integrato come alcune smart TV sono già predisposte al funzionamento secondo il nuovo standard. Per verificare se il nostro televisore è tra questi, occorre sono sintonizzarlo su uno tra i canali 100 o 200, messi a disposizione rispettivamente da Rai e Mediaset, e attendere la comparsa di un messaggio scritto. Se il messaggio sarà ben visibile, il nostro televisore si adatterà in autonomia al nuovo standard televisivo.
Differenze tra decoder satellitare e digitale terrestre
Per non confonderci le idee, vediamo, in breve, quali sono le principali differenze tra le tivu con decoder satellitare e il digitale terrestre.
I decoder digitale terrestri sono diventati molto comuni a partire dal luglio del 2012, quando è stato effettuato il passaggio totale al quel nuovo standard televisivo, operazione chiamata, in gergo, il switch off. Infatti, da quella data in poi, in tutto il paese le trasmissioni televisive non sono più state trasmesse per via analogica, ma solo per via digitale; quindi sono diventate fruibili solo per mezzo dell’utilizzo di questo tipo di decoder, acquistabile separatamente dal televisore oppure incorporato nell’apparecchio.
Per quanto riguarda il decoder satellitare, invece, il funzionamento è un po’ diverso dal precedente. Infatti, i decoder satellitari permettono di decodificare il segnale veicolato tramite tecnologia digitale satellitare. La principale implicazione di questa tecnologia di funzionamento è la necessità di disporre di un’antenna parabolica. L’antenna ha un compito preciso che è quello di ricevere il segnale satellitare e trasmetterlo al decoder; il decoder, a sua volta collegato all’antenna parabolica, una volta ricevuto il segnale, si occupa di decrittarlo. In questo modo, l’apparecchio televisivo mostra correttamente le immagini.
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